Il racconto di un giorno straordinario…

Sono le prime ore del mattino e già la gente arriva in cattedrale e sfila in silenzio orante davanti alla Cappella di San Riccardo, dove è solennemente esposta la reliquia della Sacra Spina.Alle 7, iniziano le osservazioni dei Componenti della Speciale Commissione della Sacra Spina.

Soprattutto, iniziano l’attesa e la preghiera.

Alle 9.12, la prima trasformazione: i testimoni presenti osservano un significativo inscurimento dell’apice della Sacra Spina, una trasformazione apprezzabile anche a occhio nudo.

Nel pomeriggio, l’evento. Alle 16.10, compare, a circa 3 mm dall’apice, una prima escrescenza dalla forma di una gemma bianca: entro le 17.10, le gemme diventano 4 e possono osservarle a lungo tutti i componenti della Commissione e sua Ecc.za Mons. Raffaele Calabro.

Inizia l’azione liturgica del Venerdì Santo e, durante l’omelia, mons. Calabro annuncia: «Mi fa piacere in questa circostanza annunciare a tutti voi in maniera solenne che il miracolo è già iniziato».

Continua la preghiera. Alla via Crucis delle 19, partecipano non meno di 25.000 persone, assiepate tra piazza Catuma, piazza Duomo e le strade circostanti.

La preghiera sembra non voler avere termine e si protrae per tutta la notte, animata di ora in ora dai ragazzi della “Missione giovani”. Mentre la gente continua a sfilare e pregare: ecco il miracolo.

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La mia fortuna? Il dono di tanto amore che, senza meriti, ricevo e, in minima parte, provo a restituire. Conscio del limite, certo della mia ignoranza, non sono mai in pace. Vivo tormentato da desideri, sempre e comunque: di imparare, di vedere, di sentire; di viaggiare, di leggere, di esperire. Di gustare. Di stringere. Di abbracciare. Un po’ come Odysseo, più invecchio e più ho sete e fame insaziabili, che mi spingono a correre, consapevole che c’è troppo da scoprire e troppo poco tempo per farlo. Il Tutto mi asseta. Amo la terra di Nessuno: quella che pochi frequentano, quella esplorata dall’eroe di Omero, ma anche di Dante e di Saba. Essere il Direttore di "Odysseo"? Un onore che nemmeno in sogno avrei osato immaginare...