Sabato 12 marzo, alle ore 17.00, nella Cattedrale di Cerignola il momento tanto atteso dalla comunità diocesana di Andria: l’ordinazione episcopale di S.E. Mons. Luigi Mansi. Diretta su Teledehon.

Anno di attesa e di grazie speciali, quello vissuto dalla comunità dei fedeli della Diocesi di Andria: all’anno giubilare della Sacra Spina, all’anno giubilare che l’intera Chiesa Cattolica vive, ecco aggiungersi il dono di un nuovo pastore, S.E. Mons. Luigi Mansi, che, nella Basilica Cattedrale della sua Cerignola, riceverà l’ordinazione sabato 12 marzo.

A presiedere, la celebrazione sarà il Segretario Generale della CEI, S. E. Mons. Nunzio Galantino; la terna dei vescovi consacranti sarà completata da S. E. Mons. Adriano Bernardini, Nunzio Apostolico in Italia, e S. E. Mons. Raffaele Calabro, Amministratore Apostolico di Andria che lascia il governo della Diocesi per raggiunti limiti di età.

Mons. Luigi Mansi ha 64 anni (è nato il 6 maggio 1952) ed è presbitero da 41 anni: ricevette, infatti, l’ordinazione presbiterale il 29 giugno 1975, a poco più di 23 anni, dalle mani di Papa Paolo VI.

Accolta la nomina di Papa Francesco, mons. Mansi ha subito indirizzato un messaggio ai fedeli di Andria, Canosa e Minervino. Vi si legge: “Nell’obbedienza alla divina volontà, fin da questi primi momenti accolgo te, Santa Chiesa di Andria come sposa e prometto di esserti fedele sempre, prometto di amarti, onorarti e servirti”.

Un vescovo che si presenta come sposo. Non a caso, si legge in un comunicato stampa di don Gianni Massaro, delegato dell’Amministratore Apostolico di Andria: «Proprio la metafora Vescovo-Sposo ci aiuta a comprendere molto bene la natura della relazione tra il Vescovo e la Chiesa particolare a lui affidata. Il Vescovo, ricevendo nell’ordinazione episcopale l’anello, si impegna a custodire la Chiesa, Sposa di Cristo, nell’integrità della fede e nella purezza della vita. L’anello episcopale, analogamente a quello dei coniugi, è simbolo dell’amore fedele che unisce Cristo alla Chiesa. Come la sponsalità dei coniugi cristiani si manifesta nell’essere angeli custodi del reciproco amore, così la sponsalità del Vescovo si esprime nell’essere Pastore fedele e angelo della Chiesa a lui affidata».

Fervono, dunque, i preparativi di quanti si recheranno a Cerignola (pullman partiranno da tutte e tre le città della diocesi), ma anche in vista del prossimo 3 aprile: sarà il giorno di chiusura dell’anno giubilare della Sacra Spina, ma anche quello di ingresso di S.E. Mansi in diocesi.

Infine, quanti sabato non potranno recarsi fisicamente a Cerignola, in particolare i malati e gli anziani, avranno la possibilità di seguire in diretta l’intera celebrazione che verrà trasmessa, alle ore 17.00 sul canale 18, da Teledehon.

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La mia fortuna? Il dono di tanto amore che, senza meriti, ricevo e, in minima parte, provo a restituire. Conscio del limite, certo della mia ignoranza, non sono mai in pace. Vivo tormentato da desideri, sempre e comunque: di imparare, di vedere, di sentire; di viaggiare, di leggere, di esperire. Di gustare. Di stringere. Di abbracciare. Un po’ come Odysseo, più invecchio e più ho sete e fame insaziabili, che mi spingono a correre, consapevole che c’è troppo da scoprire e troppo poco tempo per farlo. Il Tutto mi asseta. Amo la terra di Nessuno: quella che pochi frequentano, quella esplorata dall’eroe di Omero, ma anche di Dante e di Saba. Essere il Direttore di "Odysseo"? Un onore che nemmeno in sogno avrei osato immaginare...