La differenza sociale fra maggio e dicembre

“May December” è una pellicola del 2023 di Todd Haynes, regista che, dopo “Lontano dal Paradiso” e “Carol”, torna a trattare argomenti in merito a relazioni complicate, un connubio sui generis che, questa volta, vede protagonisti una donna Gracie (Julianne Moore) ed un tredicenne coreano.

Sullo sfondo, ad interpretare il biopic, c’è Elizabeth (Natalie Portman), un’attrice che scruta le dinamiche psichiche di una famiglia apparentemente immune agli scandali e alle critiche, lo stesso titolo “May December” sta proprio ad indicare la grande differenza d’età di una coppia, come differente è la stagione, appunto, fra maggio e dicembre.

In questa condizione di estrema confusione si inserisce, perfettamente, Elizabeth, tesa eroticamente verso i due amanti, moralmente ambigua in questo gioco di seduzione e appartenenza, la Portman e la Moore si toccano e si allontanano, al tempo stesso, la prima si impegna a non raggiungere la perfezione, mentre la seconda a non apparire un mostro ma a sciorinare ponderato controllo.

Elizabeth e Gracie indossano e si scambiano maschere con nonchalance, sono fedeli traditrici dell’animo umano, l’una autenticità dell’altra, l’una mendace e l’altra ipocrita, Gracie incurante della doxa si ritrova nelle proprie certezze, Elizabeth insicura di fondo, specchio di una società che critica il prossimo per non riflettersi nell’introspezione di se stessa.

“May December” mette troppa carne al fuoco, chi è la vittima e chi il colpevole? Ai posteri l’ardua sentenza…


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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.

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