“…nella luce calda di un patriottismo

che non conosce genere”.

Le donne sono le protagoniste principali (ma non uniche) della Resistenza civile. Si pensi alle donne che, nella Napoli occupata del settembre 1943, impediscono i rastrellamenti degli uomini, facendo letteralmente svuotare i camion tedeschi già pieni innescando così la miccia dell’insurrezione cittadina; alle cittadine di Carrara che, nel luglio 1944, resistono agli ordini di sfollamento totale impedendo ai tedeschi di garantirsi una comoda via di ritirata verso le retrovie della linea Gotica.

Le donne sono ugualmente importanti nella lotta armata partigiana: non solo staffette, sono combattenti armate nelle bande extra-urbane, membri dei GAP e delle SAP in città e nelle fabbriche, addette ai fondamentali servizi logistici, organizzatrici di manifestazioni contro la guerra, a favore dei detenuti e dei deportati, o in onore dei partigiani caduti.

Pochissime (35.000 a fronte di 150.000 uomini) sono le donne alle quali sarà riconosciuta la qualifica di partigiana combattente, nonostante un impegno, nei fatti, molto più significativo.

(Fonte Anpi.it)

 

25 aprile senza confine…

Quanta strada percorsa

tra solitudini di sogni

nascosti dietro stelle rosse

appuntate su giubbe e copricapi.

Rosse come scarpette di fanciulle

che gridano a gran voce

la loro importante partecipazione.

Ferrea volontà e coraggio indomito

nella fucina quotidiana

di incandescenti pezzi di rivolta:

“arrendersi o perire”

intimazione all’oppressore,

rivoli rossi versati

per liberare il suolo patrio dallo straniero.

Redenzione acclamata

nella luce calda di un patriottismo

che non conosce genere.

M.F:

 


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Mi chiamo Monica Fornelli e scrivo sin da piccolina. Sono una docente di francese appassionata di somatopsichica; lo stare bene per me è essenziale per cui da sempre scrivo per “ricrearmi” un mondo ideale in cui tuffarmi e potermi riequilibrare abbracciando me stessa e al contempo abbracciare virtualmente chi vorrà leggermi. Ho partecipato a vari concorsi nazionali e internazionali tra cui “Il Papavero d’Oro“, “Levante” indetto dalla rivista Radar Sei, “On the air”, “Nino Palumbo”, ottenendo vari riconoscimenti e menzioni in giornali locali come “la Gazzetta del Mezzogiorno“ e “Meridiano Sud”. Alcune mie poesie sono presenti in antologie quali “Fiori Amori” e “Le stagioni” ed. Barbieri; “Parole senza peso” ed. Writers, “Nitriti al vento“ ed. La Conca, “Il Federiciano” ed. Aletti. Nel 2011 è uscita la mia prima raccolta dal titolo “I colori della vita” (ed. Albatros) presentata anche alla fiera del libro di Torino.

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