Il sale della meraviglia
che compone le finestre della vita,
un angolo,
riservato,
il rifugio dei sogni dal male,
la piega dentro il nostro corso,
come il naufrago
saprà raccontare d’aver visto,
d’aver toccato,
d’aver goduto
d’ogni lato dell’orizzonte,
d’un esplorazione infinita
nei meandri delle ombre
cercando la luce tra distese di stelle
a cantare in coro
l’inno dell’infinito;
fu così per sbaglio
che senza accorgermene
mi ritrovai immerso a vivere
scrivendo della mia storia
ogni singolo verso.