Ovvero: Se questo è un uomo…

Se dovessimo svegliarci una mattina e scoprire che tutti sono della stessa razza, credo e colore, troveremmo qualche altra causa di pregiudizio entro mezzogiorno.

Se dovessimo svegliarci una mattina e dovessimo sentir parlare il Generale Vannacci, ci accorgeremmo di trovarci in classi separate, perché siamo tutti diversamente abili, tutti con ferite più o meno evidenti, tutti a guardare la sua di diversità, una diversità che abortisce (termine non utilizzato a caso) l’integrazione, l’uguaglianza sociale, una diversità che non biasima l’apologia al fascismo, che differenzia chi, da autonomo, si sente parte del tutto, di una classe, di una casa, di un futuro, di un’Europa da sopprimere e non candidare, di un Mondo da amare.


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