Il deserto la disegna con il vento e la colora con l’acqua e il sole…

È meraviglioso guardare una rosa del deserto, ma più ancora comprendere come si è formata.

È una splendida composizione, creata da cristalli. L’acqua che evapora cristallizza queste splendide ed incantevoli opere nel deserto. A guidare la rosa del deserto sono i venti, a formarla l’acqua nascosta nel suolo.

Quante volte non si segue il soffio dell’anima, vittime di sé stessi, restando opere amorfe e non “rose”. Spesso per restare attaccati a ciò che appare, senza seguire i moti del cuore, si sanguina nell’anima, pensando e confondendo l’autolesionismo con l’appartenenza, la sudditanza con l’identità.

Se bisogna sanguinare per una vita, trattenendo ciò che non è liberamente amato, è meglio lasciar andare, riconoscere il valore della propria libertà e quella altrui. Quanti legami creano dolore per non voler far soffrire, quanti aquiloni spezzati, quanti soffi di bontà non seguiti. Quante potenziali rose del deserto depotenziate perché private del vento.

I sogni dei figli non sono quelli dei padri. Quanto male fa chi pensa di voler bene, togliendo il respiro della libertà.

Torna ai venti del deserto, alle sue riserve di acqua! Non restare bloccato dove c’è solo sabbia!  Lasciati guidare dal vento di bene, dallo Spirito, da ciò che scolpisce la bellezza e la vita, proprio come la rosa del deserto.

Siamo un’opera d’arte scritta dall’amore, come la rosa del deserto è scritta dall’acqua e dai venti. Come il vento, lo Spirito spinge i cuori, donando amore e bellezza.

Sapremo ascoltare la sua voce?