Cara me,

è la prima volta che ti scrivo e ho molte cose da dirti. Ma da dove iniziare? In modo semplice e diretto, sembrerà scontato e banale, ti chiedo: come stai?

Non rispondere subito, aspetta, non lanciarti in quel ritualistico “bene”. Pensaci solo per qualche istante…come stai? La senti ora quella leggera fitta allo stomaco che sale fino agli occhi, la senti la malinconia che ti pervade? Ecco, adesso dimmi, come stai?

Ti ho vista l’altra notte, alternavi il sonno al dormiveglia, chissà quali pensieri assurdi avevi in quella testa. E non dirmi di no, non scuotere la testa tentando di minimizzare. Altrimenti come spieghi quelle lacrime, il fiato corto di quando ti sei svegliata sobbalzando?

Lo fai spesso, piangi di notte, in silenzio, quando nessuno ti vede o ti sente, quando a nessuno devi spiegare il perché. Eppure questi pensieri non saranno così assurdi, sai? Sì, perché al mattino successivo, al risveglio, non c’è più traccia di quella nottata funesta. E sai perché? Perché sei più forte delle assurdità che lasci entrare nei tuoi pensieri.

Ogni mattina indossi la tua armatura, quella che hai forgiato con le delusioni, rimetti a posto i capelli domandoli con un elastico e indossi le tue scarpe, quelle più comode che hai, quelle con le quali calpesteresti ogni cosa. Ti vedo sai, ti vedo mostrarti al mondo come il mondo ti vuole: forte e sicura. Ma sappiamo bene entrambe quanto tu possa odiare questo stereotipo, perché si è forti dopo essere stati deboli.

A tutti i “come stai?” tu rispondi “bene!” e mostri un sorriso, come a voler chiudere un discorso per poter passare subito oltre, per non ricordare un dolore. La vita ti ha fatta stronza, tu che da bambina sognavi i mondi fatati. Ti ricordi? Quella bambina ingenua, timida, sempre ad un passo dietro gli altri, schiva ma che fantasticava tanto rifugiandosi in cameretta a leggere fiabe, che aveva smania di crescere. La vita ti ha fatta stronza e anche se di notte smetti di mostrarti forte e piangi le tue insoddisfazioni, ricordati della bambina che eri, di quando sognavi ad occhi aperti, di quando eri felice. Continua a sognare anche adesso che sei adulta e poi insegui quel sogno finché lo avrai raggiunto. E poi sogna ancora, di nuovo, e ancora … E per favore, sorridi! Lascia in chiunque incroci i tuoi occhi un seme di gentilezza senza aspettarti mai nulla in cambio, ascolta la tua risata contagiosa che scoppia dopo una battuta quando sei con gli amici, sorridi pensando che ogni persona che hai incontrato ti abbia lasciato un segno. Qualcuno ti ha insegnato un nuovo modo di amare, qualcuno ti ha delusa, qualcun altro ti ha sorpresa. Ma di tutti hai colto un’esperienza, una vibrazione, un tassello che ti è rimasto dentro. E ti stai costruendo pian piano, stai rifiorendo ogni volta, ti stai riscoprendo. E stai chiudendo il cuore, per difesa. Non devi mostrarti forte, tu sei forte! E quando stasera ti spoglierai di questa ennesima giornata e ti butterai sul letto, chiudi gli occhi e sorridi!

Sii fiera della donna che sei diventata, impegnati per quella che sarai domani.

Perché domani indosserai ancora la tua armatura, sorriderai inseguendo un altro sogno e sarai la solita stronza…

Respira, sorridi, vivi!!!

Ricomincia da te (ricomincio da me).

Lettera di anonima