Lui mi ha toccata come sempre, solo che ogni volta sembra diverso. Le sue mani sono una coperta per tutti gli inverni del mondo che si poggiano sulla mia pelle. Il tempo lì fuori gocciola in brina sui vetri della finestra. I rumori hanno inghiottito la città, le persone hanno digerito quel po’ di silenzio come dopo un pasto frettoloso. La mia vocina dentro poco dopo che lui è andato via, mi chiede sempre più cose, ha sempre nuove domande. Io non ho tutte quelle risposte.

Non abbiamo fatto l’amore, non stavolta. Lui ha consumato il liscio delle sue mani su me, mi ha percorso, come un viaggiatore che sa che al ritorno perderà tutto, per ogni centimetro. Io sono stata la sua strada. Mi batteva il cuore come un martello. Lui per me è l’uomo che ha scritto Il Piccolo Principe perché, la prima volta che me lo ha letto, mentre avevo gli occhi chiusi, quella sua voce senza cadenza, dura, da uomo, mi ha incantato la pelle d’oca. Quella voce che pareva che un qualche dio stesse cercando di farsi perdonare tutto il caso che inghiotte ogni vita. Non lo amo come amano tutti, io lo vivo come una tempesta che non ti lascia il tempo di pensare. Lui mi fa credere che domani tutto non sarà migliore, ma nuovo e diverso.

Mi ha regalato un pettine piccolo di legno decorato con dei pesciolini colorati, mi ha detto che devo credere ogni qualvolta sono triste che i miei capelli sono un mare in cui nuotano ad ogni spazzolata. Lui non mi proteggerà perché non può farlo neanche una madre. Lui non potrà essere ogni notte nel mio buio. Aprendo gli occhi ogni uomo accende la luce su di sé e chi gli sta accanto. Lui è solo una delle tante stelle, ma le altre semplicemente non ci sono più.

Abbiamo mischiato la nostra saliva, inventato posti nuovi in cui correre a nasconderci dopo tutte le volte in cui l’aereo dell’amore viene dirottato dalla ragione dei calcoli che rende eguale ogni anfratto di speranza. Lui è l’acqua non il bicchiere ed io sono la sete. Io sono la donna più piccola del mondo e la porta che apro per farlo entrare è un mondo migliore di questo in cui mi hanno gettata.

Io non lo amo come amano le altre donne. Io sono, tra un milione di lacrime, una galassia che non avrà mai più un astronauta così coraggioso da sapere di poter non far più ritorno a casa.


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