Un calendario benefico, l’abito sospeso, la stanza divina. Sono solo alcune delle iniziative dell’associazione di promozione sociale e culturale “Divine del Sud”, fondata e presieduta da Francesca Rodolfo, giornalista di Telenorba e Dott. Cavaliere della Repubblica per l’impegno nel sociale. Progetti presentati, proprio lo scorso 7 dicembre, nell’aula dei Gruppi Parlamentari alla Camera dei Deputati, uno sguardo rivolto alla diversabilità e all’indigenza, con un pensiero ai malati oncologici.

Ciao, Francesca. Perché l’associazione “Divine del Sud”, di cui sei Presidente, ha deciso di realizzare un calendario benefico?

In cinque anni l’associazione di promozione sociale e culturale “Divine del Sud” di cui sono fondatrice e presidente, ha realizzato vari eventi legati a tutta una serie di attività che spaziano dalla moda all’arte. Lo abbiamo fatto ogni volta cercando di valorizzare ciascun socio, speciale e non, ognuno secondo le proprie potenzialità. Tra tutte spiccano l’estemporanea di disegno e pittura “Premio Giuseppe De Nittis” e il Divin Solstizio, nel 2024 entrambi alla terza edizione. Il calendario ci mancava e non nascondo che è stato un modo nuovo di divertirci, di metterci in gioco, di non prenderci troppo sul serio. Il mio grazie va a tutti loro che con entusiasmo travolgente hanno posato come dei veri divi nella storica Villa Ciardi di Bisceglie, che pure ha preso parte a questo progetto benefico. Il mio grazie va anche ai personaggi noti della tv che hanno sposato la causa, da Beppe Convertini a Stefania Orlando, fino a Giuseppe Di Tommaso, Adriana Volpe, Stefano Callipo e Cristina Di Silvio. Grazie all’onorevole Mauro D’Attis che ci ha aperto le porte della prestigiosa Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati per l’anteprima in esclusiva del calendario, presentato dalla giornalista del TG1 Sonia Sarno e grazie naturalmente a tutti coloro che lo acquisteranno perché ci aiuteranno a realizzare un piccolo sogno di Natale: portare il 22 dicembre prossimo al teatro Curci di Barletta coloro che non possono permetterselo, regalando loro il concerto di Natale studiato e voluto con l’orchestra della scuola Fieramosca.

Chi e cosa intende valorizzare l’iniziativa “L’abito sospeso”?

Dopo il caffè sospeso e il pane sospeso, ci è sembrato importante aiutare in maniera concreta chi per vari motivi, è stato messo in ginocchio dalla vita. È nato così il progetto “L’abito sospeso” grazie anche alla collaborazione di alcuni negozi di Puglia e Basilicata. Abbiamo quindi donato abiti ancora con il cartellino, a quelli che vengono definiti “i nuovi poveri”. Professionisti un tempo in giacca e cravatta messi a dura prova dalle vicissitudini della vita e caduti in disgrazia. Gente che prova vergogna ad avvicinarsi a chiedere un pezzo di pane o un cappotto caldo. Lì siamo subentrati noi e attraverso una rete specifica con il sostegno di chi si occupa proprio di questo sul territorio, siamo arrivati a loro, cercando in qualche modo di alleviare le loro sofferenze.

La presentazione nell’aula dei Gruppi Parlamentari alla Camera dei Deputati, di giovedì 7 dicembre, è un traguardo o un punto di partenza verso la creazione di una rete più inclusiva e collaborativa?

Assolutamente mai un traguardo, è sempre un nuovo punto di partenza, come tutte le cose che facciamo. Il nostro mondo fatto di bellezza e inclusione è piaciuto molto a chi abitualmente frequenta quei palazzi e già siamo stati invitati a inizio 2024 per portare nuova linfa a un progetto che non si deve fermare. Collaborazione, integrazione, inclusione. Il nostro anno ricomincerà proprio da qui e cercherà di rafforzare questi che sono i nostri principi e valori portanti.

Al di là dell’evento pre-natalizio, al Teatro Curci di Barletta, con i talentuosi ragazzi dell’istituto Ettore Fieramosca, quali sono i progetti futuri, in termini di promozione sociale e culturale, della vostra associazione?

È di questi giorni un nuovo entusiasmante progetto. La gente sa che non ci occupiamo di diversabilità specifiche, ma cerchiamo di portare sorrisi dove c’è sofferenza, attraverso tutto quello di cui ti ho parlato. Siamo stati chiamati per questo dai vertici dell’ospedale Dimiccoli di Barletta e della Asl Bt, per un progetto di umanizzazione delle cure che abbiamo a cuore e che abbiamo avviato già a dicembre scorso nel reparto di Radioterapia, arricchendolo ulteriormente. Sta per nascere nel reparto di oncologia “La stanza Divina”, per dare un sostegno concreto alle persone oncologiche, con specialisti di bellezza e benessere, in collaborazione con un centro specializzato di Barletta. Insomma, non il solito cadeau di Natale, ma qualcosa di preciso e specifico, che andrà ad affiancare le cure necessarie e fondamentali.


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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.