Tutto è cominciato davanti ad un caffè durato sei ore”: così ha cominciato a descrivere la sua nuova esperienza la biscegliese Mariablu Scaringella, laureata presso l’Accademia della Belle Arti di Foggia e presidente dell’Associazione culturale “MadeinBlu”. Mariablu è anche fondatrice della neo rete on line “Primachetenevai”, insieme al suo concittadino trapiantato al Nord,l’ing. Nicola Tattoli, a sua volta presidente dell’Associazione “Pugliesi a Milano stazione di Testa”.

Primachetenevai”, un progetto ambizioso, volto a valorizzare i talenti pugliesi, chi ha scelto di restare in Puglia investendo in questa Regione, ma anche coloro che (sempre più numerosi) decidono di ritornare al Sud, con un background di esperienze professionali e personali da spendere nella propria terra natia, per creare nuove professioni o reinventare arti e mestieri tipicamente nostrani.
Ma cos’è esattamente “Primachetenevai”? A spiegarlo è la stessa Mariablu Scaringella alla quale abbiamo posto qualche quesito in merito.

Come e perché nasce questo progetto?

È nato quando Nicola Tattoli è ritornato circa tre mesi fa a Bisceglie per trascorrere le festività natalizie e davanti ad un caffè durato sei ore abbiamo “partorito” l’idea di fare qualcosa per la Puglia, affinché si possa ridare speranza ai ragazzi scettici verso il proprio futuro efar capire loro che la nostra è una terra ricca di risorse e possibilità da sfruttare. “Primachetenevai” è un’espressione tipicamente pugliese, un’esortazione, un appello a riflettere sulle proprie scelte prima di decidere se sia il caso o meno di preparare le valigie.

Dunque vi rivolgete ad un target prettamente giovanile?

Certo! Mediante la nostra piattaforma online www.primachetenevai.it diamo la possibilità ad associazioni, artisti emergenti, aziende e start up, di raccontare brevemente, con un video di 15 secondi (magari corredato da un articolo), la propria esperienza artistica, personale e professionale nata al Nord e successivamente trapianta qua in Puglia o di coloro che invece hanno deciso con coraggio di restare e scommettere nel nostro territorio raggiungendo buoni risultati. Difatti, di recente, lo scorso 16 marzo, abbiamo presentato il nostro progetto nel corso di una conferenza stampa (tenutasi al Politecnico di Bari) durante la quale sono state messe in luce le finalità del progetto #primachetenevai; in primis quella di far incontrare il mondo giovanile (coinvolgendo le Università di Bari, del Salento e il Politecnico, che hanno anche assicurato il loro prestigioso patrocinio), con quello delle imprese locali, promuovendo al contempo un network di contatti.

Oltre al patrocinio delle Università e del Politecnico, quali altri enti o associazioni hanno “sposato” il vostro progetto?

Al momento, sono parecchi coloro i quali hanno voluto credere in questa rete, ad esempio le associazioni: “Di Terra di Mare” (di Foggia) “Bentornati al Sud” (di Brindisi), “Salento in Progress” e il blog “Inchiostro di Puglia”; oltre ai nostri media partner: AM Apuliamagazine, Impresa Metropolitana e Close-up-engineering ed in collaborazione col Puglia Club Roma. Inoltre recentissimo è il patrocinio morale della Regione Puglia.

Come avete intenzione di finanziarvi?

Mediante una raccolta crowdfunding, gestita dalla consulente del lavoro nonché esperta di crowdfunding Marcella Loporchio e avvalendoci del sito www.buonacausa.org affinché si proceda ad una raccolta fondi ben organizzata, in quanto iniziative come la nostra non beneficiano di appoggi ufficiali o entrate ben definite. La raccolta è partita volutamente il primo aprile, proprio per far capire a chi non crede nel progetto, che il nostro non è un “pesce d’aprile”, ma una realtà vera e seria. Inoltre, per lanciare la raccolta fondi, abbiamo realizzato un video (al quale ha anche partecipato, donandoci un prestigioso contributo, Pino Minafra: jazzista pugliese di fama mondiale nonché fondatore del Talos Festival di Ruvo) divulgato in maniera virale sul web.

Quali i vostri progetti futuri?

Sicuramente quello di proseguire in questo percorso, ampliando la nostra piazza virtuale sulla quale far convergere ulteriori “vetrine” di tutti coloro che vorranno far conoscere e divulgare le loro idee imprenditoriali a costo zero. Ad esempio, ricordo che durante l’incontro del 16 marzo è intervenuto Cristiano Marti, giornalista, scrittore e fondatore della rivista online Giazira e della omonima casa editrice, il quale raccontando la sua esperienza romana ha capito che molto spesso fuggiamo dai luoghi nei quali siamo nati per sfuggire a noi stessi. In seguito è intervenuta Alessia Loiacono, (responsabile dei rapporti con l’estero dell’azienda in franchising “U Panzerott”) la quale ha piuttosto sottolineato l’enorme successo che i nostri gustosi panzerotti e altre pietanze pugliesi stanno riscontrando nel resto d’Italia e all’estero: l’azienda ha inaugurato di recente una sede a Dubai. Infine, sempre nel corso di quello stessa conferenza, abbiamo già anticipato l’appuntamento del prossimo 15 maggio; in contemporanea e in più sedi, a Bari, Foggia, Lecce e Taranto, ci sarà un incontro “fisico”, e non solo virtuale, tra domanda e offerta, mediante un talk show che coinvolgerà più settori professionali e al termine del quale seguirà un aperitivo con musica in sottofondo, pensato per permettere ai ragazzi di interloquire direttamente con le aziende presenti, magari presentando il proprio curriculum. Il progetto proseguirà (grazie al sostegno dell’Associazione “Pugliesi a Milano stazione di Testa”) con vari appuntamenti a Milano, nel Fuori Salone Expo 2015. Mentre, dopo il 15 maggio, il nostro auspicio è quello di poter finanziare nuove start up, sperando che il crowdfunding ce lo consenta; puntiamo anche alla possibilità di organizzare laboratori online, workshop e quant’altro possa consentire un valido confronto fra i nostri ragazzi e la rete.