Le parole sono belle o sono brutte. Costruiscono o distruggono. Ma restano parole.

Le parole sono tutto.

Le parole sono niente.

Costruiscono e distruggono. Curano e feriscono. Ma non bastano a se stesse.

Le parole da sole fanno solo rumore.

Parliamo, parliamo, scriviamo storie, esprimiamo opinioni che restano nell’aria, e rimbombano nelle orecchie, e si depositano nei cuori. E restano parole.

E le parole sono muri, muri di case che spesso non stanno in piedi, muri di case fondate su… parole, parole, ancora parole.

Ma le case di parole, le parole le distruggono, e non bastano parole a rimetterle in piedi.

Le mani che si sporcano, costruiscono. Le mani che si sporcano di amore. Le mani, le braccia che lavorano, le gambe che camminano, le labbra che sorridono, non quelle che parlano. Le mani costruiscono.

Le case di parole non stanno in piedi. Le parole sono muri, pareti di case costruite sui gesti.

Cominciamo da lì a costruire. Cominciamo a sporcarci le mani. E riempiamoci le bocche solo di baci, di respiri, di sorrisi.

È il tempo del silenzio ora. Costruiamo.

E con le parole, poi, decoreremo. Perché le parole sono belle o sono brutte. Ma restano parole.