«Non si tratta di conservare questa vita a ogni costo, ma di come la si conserva»

(Etty Hillesum)

A volte non resta che accettare: me lo sono ripetuto più di una volta, evidentemente perché dirmelo una sola volta non è bastato per imparare la lezione.

È che, specie in fatto di vita, siamo un po’ tutti ignoranti: solo che in tanti non lo sanno oppure lo negano, soprattutto a se stessi.

È che non è facile ricordare che le stelle ci sono anche quando sono coperte da nuvole.

Ed è sempre più facile lamentarsi di come vadano le cose piuttosto che provare a fare la differenza.

Della serie: vuoi cambiare il mondo? Bene, è questo il mondo da cambiare, non un altro.

Caro lettore, adorata lettrice,

se non sei già fuggito o fuggita via, non preoccuparti. Non intendo angustiarti oltre.

Certo, la vita ti segna e così vengono fuori le frasi filosofiche, ma il nostro è l’appuntamento di un caffè ed io non voglio lasciarti con l’amaro in bocca, per quanto ami gustare il mio caffè senza zucchero.

Vorrei piuttosto invitarti a tornare su te stesso e in te stesso. Vorrei che ci dessimo del tempo per passare dal semplice “vissuto” ad una riflessione su ciò che viviamo e spesso lasciamo andare come sabbia tra le dita.

Vorrei che “riportassimo nel cuore” (significa proprio questo “ri-cordare”…) tutte le volte in cui sembrava finita e invece stava solo per ricominciare. Le volte in cui il cielo era tetro e nero, ma nascondeva solo temporaneamente il sole.

Sembrerebbe quasi che facciamo di tutto per non imparare mai la lezione. Sospetto che a più di uno, a troppi a mio avviso, piaccia troppo piangersi addosso. Ogni occasione è buona per vestirsi da Calimerotuttonero e dar la colpa a qualcun altro o a qualcos’altro. Della serie: «Ecco, ero pronto a illuminare la terra con la mia luce e poi questo o quest’altro mi ha spento… Povero me! Non mi capisce nessuno!». Calimerotuttonero. Appunto.

E io torno a dire a me stesso ed anche a te: vuoi cambiare il mondo? Bene, è questo il mondo da cambiare. Non ci resta che cercare il modo.

C’è sempre un modo a questo mondo. Per quello futuro, ci stiamo ancora attrezzando.

Intanto potremmo provare a scavare il presente.

Magari muovendo un passo alla volta, col coraggio dei polmoni, gli unici che ci siano dati. Un respiro alla volta. Almeno finché dura. Lasciando da parte i disfattisti. E i rancorosi.

Jesse Owens: «Amo correre, è una cosa che puoi fare contando sulle tue sole forze. Sui tuoi piedi e sul coraggio dei tuoi polmoni».

Ernest Hemingway: «Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi».

William Burroughs: «Un uomo può fallire molte volte, ma non diventa un fallimento finché non comincia a dar la colpa a qualcun altro».


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