Quante volte abbiamo sentito parlare dell’arte del lasciare andare. Il coraggio di praticarla è un dono.

Quante volte abbiamo sentito parlare dell’arte del lasciare andare. Il coraggio di praticarla è un dono.

Lasciare andare il passato, vecchi schemi, abitudini, routine, “comodità” mentali. Lasciare andare situazioni pesanti, un lavoro che non ci piace, un ambiente che ci rattrista, uno sport o una pratica che non ci soddisfa. Lasciare andare una persona cara che passa a miglior vita. Lasciare andare un amore malato, un compagno violento. In una parola accogliere un naturale cambiamento delle cose, delle situazioni, delle persone, soprattutto di noi.

Non si può essere sempre uguali a se stessi, cambiano le esigenze, le priorità, i bisogni, le consapevolezze. È una conquista l’accoglienza del cambiamento, non può far paura e, se ci fa paura, è necessario affrontarla e trasformarla.

Impegnativo, molto più semplice, se pur triste e pericoloso, accontentarsi di una fasulla stabilità generata dal rimanere in una condizione preesistente, sofferente ma apparentemente sicura e comoda.

Trasformare, alleggerire il proprio karma (azioni, pensieri, parole…), quel modo di essere ed approcciarsi a noi, alla vita, alle cose, alle persone è doloroso, necessita di impegno, prevede scelte, cambi di rotta. Consapevolezza, volontà, costanza, forza, coraggio, determinazione, fierezza e tanto altro ancora.

Poi c’è l’Amore, spesso una trasformazione complessa, un nodo resistente da sciogliere il diritto all’amore autentico. La costruzione di una relazione libera da paura, attaccamento, dipendenza, senso di abbandono, frustrazione del non sentirsi mai abbastanza…

Atteggiamento questo che appartiene più alle donne, inclini al sacrificio, intenzionate a tenere un uomo a tutti i costi, determinate a cambiarlo, pronte a travestirsi da mamme, badanti, crocerossine o peggio ancora in vittime sacrificali. Conosciamo le conseguenze gravi di una incapacità di lasciare andare relazioni malate, dove l’attaccamento è speculare al non riconoscersi il diritto ad un amore sano, completo, libero.

Il coraggio di lasciare andare è un dono, una generosa occasione che l’Universo, il Divino, ci offre per trasformare, alleggerire, pulire, migliorare il nostro essere. E acquisire forza, bellezza, luce per poter essere pronti a ricevere qualcosa di giusto e migliore in quel momento.

Come in famiglia, nel lavoro e nelle relazioni di ogni genere, anche nella coppia si tratta di riconoscersi il diritto alla felicità. Qualunque cosa si stia vivendo deve essere fluida, luminosa, nutriente. L’Amore è pienezza, è completamento, è presenza, deve donare, non togliere, alleggerire, non pesare. È impegno, non fatica. L’Amore è assenza di strategie, di duri sacrifici, di autolimitazioni. In una sana relazione l’Io diventa un Noi e si procede per un tratto di strada insieme con reciproca fluidità in uno scambio continuo di passione, gesti e libertà.

Ma prima di riuscire a vivere ciò che si desidera, nell’Amore come in tutte le cose, bisogna imparare a stare bene con se stessi, amarsi.

Primo passo dunque trasformare il rapporto col proprio sé amando, accettando e accogliendo in un abbraccio ogni parte di noi. Bastarsi, farsi del bene, curarsi e quindi, naturalmente, attrarre un partner perfetto col quale vivere senza compromessi una grande storia d’Amore.

Fondamentale coltivare la fede, la gratitudine, la gioia, l’amore… tutto il resto arriverà.

Chiudo condividendo queste parole che hanno colpito la mia anima:

Le persone dovrebbero percepirsi come singole gocce d’acqua, perfette nella loro unicità, che non si cercano per completarsi ma che eventualmente si uniscono per trasformarsi in una goccia più grande, tanto più grande quanto più grandi hanno saputo esserlo singolarmente…

Lorenzo Capuano (scrittore esperto di amor proprio).