Il countdown è finito: il film è finalmente nelle sale italiane.

E le 50 sfumature promesse? Grigio, nero, rosso…

Un unico colore… il rosa. Sì, perché l’amore tra Mr Grey e Anastasia è un amore a tinte pastello, niente di più.

Per chi si è perso la sagra erotica di E. L. James (ha venduto più di 100.00 mila copie in tutto il mondo) e non ha ancora visto la versione cinematografica, lei è Ana, Anastasia Steel, 21 anni, neolaureanda in letteratura inglese, imbranata e senza alcuna esperienza con gli uomini. Lui è Christian Grey, 27 anni; dopo un’infanzia difficile con una madre prostituta, è diventato uno degli uomini più ricchi al mondo, a capo di un’azienda di successo. Ha l’ossessione del controllo, soprattutto con le donne: ama il ruolo del dominatore e propone alle sue sottomesse di firmare un contratto per i loro pericolosi giochi erotici, con tanto di safewords pattuite. Ma questa volta ha fatto male i conti, perché si innamora della sua ultima sottomessa, Anastasia.

Chiariamo subito: il film non è così esplicito come il libro; molti dei particolari della versione cartacea sono stati tralasciati.

Povere spettatrici, annoiate dalla loro vita di coppia, tutte pronte a poter vivere qualche emozione in più. Saranno rimaste deluse, niente adrenalina, niente brividi, niente tensione ad alto tasso erotico. E le pratiche di bondage? Solo la famosa stanza dei giochi, dove, anziché farsi piccante, la vicenda perde brio e diventa lenta e poco hot, rispetto alle attese, naturalmente.

E poi lui, l’uomo che non deve chiedere mai, è già innamorato alla prima scena, stecchito come una pera cotta ai piedi della goffa intervistatrice che cerca di carpire il segreto del suo successo. Ha poco dell’arrogante calcolatore, un gran coccolone piuttosto, pronto a regalare alla sua bella una fiammante Audi al posto del maggiolone vintage e a organizzarle un giro in aliante e in aereo. Scontato! E poi, non lo aveva già fatto Richard Gere in Pretty Woman per conquistare Julia Roberts? Mister Grey, stai perdendo colpi!

Non ha neppure l’aria del macho l’attore, Jamie Dornan: un bel faccino, muscoli notevoli, ma gli manca quel quid in più che ne fa un vero dominatore, come nel libro.

Gran parte del pubblico femminile, invece, ha apprezzato e molto… Inguaribili romantiche con la sindrome della crocerossina! Tutte desiderose di redimere il Mr. Right del momento che di sicuro non le ha deluse; avrebbero tutte voluto essere al posto di Anastasia quando Christian pronuncia la fatidica frase: “Cara, tu mi stai cambiando”. La crocerossina ce l’ha fatta! Ha salvato il suo Mr. Grey!

Si è addirittura scomodato lo psichiatra Michele Cucchi, direttore del Centro Medico Santagostino di Milano, per spiegare il segreto del film campione di incassi. Christian Grey ha colto nel segno alcuni dei desideri che ogni donna vorrebbe vivere nella sua quotidianità monotona e vuota: fa sentire la sua donna unica al mondo, è molto attento al corpo di lei, anche se non è da top model, sa rendere speciale ogni più piccolo gesto. Peccato che nella vita di tutti i giorni pochi siano i Mr. Grey.

Gli psichiatri hanno pure lanciato un allarme per l’insorgere di stress e tensione nelle spettatrici, oltre a un forte senso di inadeguatezza: sindrome da Mr Grey, l’hanno ribattezzata.

E lei, Anastasia? Di sicuro ha più personalità dell’eroina della trilogia, merito anche dell’interpretazione riuscita di Dakota Johnson: non è semplicemente la ragazza ingenua che si affida completamente alle mani del suo dominatore. Nella versione cinematografica riesce a far subito capitolare il suo moderno principe azzurro prima ancora di firmare il contratto da sottomessa. Il commento delle spettatrici? Ha saputo giocare le sue carte. Siete proprio sicure? La sua non è una tecnica manipolativa: Anastasia ha solo paura della stanza dei giochi e prende tempo, ma è innamorata persa e alla fine accetta il ruolo di sottomessa per capire fino in fondo il lato oscuro dell’uomo che ama. La stanza dei giochi sembra anche piacerle, per poi fuggire sconvolta e umiliata quando prova il brivido del frustino, decisa a non rivedere mai più il suo Christian.

Anche molti uomini hanno visto il film. Hanno fatto buon viso a cattivo gioco e hanno seguito le loro compagne al cinema, un po’ incuriositi dalle tanto decantate prodezze erotiche del signor Grey, ma già in competizione con lui prima ancora di sedersi in poltrona – sano orgoglio maschile! – per poi liquidare il film con un “banale e scontato”.

La Universal ha già annunciato la realizzazione dei sequel “Cinquanta sfumature di nero” e “Cinquanta sfumature di rosso”. Il countdown ricomincia!