La Coldiretti (Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti) rappresenta e assiste l’agricoltura italiana fin dal 1944. Dalle più grandi imprese alle più piccole cooperative, la Coldiretti, attraverso un’organizzazione capillare, regolamenta la produzione e la distribuzione di materie prime garantendo qualità e lavoro.

Le ultime giustificate rappresaglie dei gilet arancioni e le promesse ambigue del ministro Centinaio hanno alimentato la preoccupazione di chi con la terra ci vive a stretto contatto, facendo del settore agricolo l’humus della propria sopravvivenza legata, inevitabilmente, alla nostra.

Anche per questo abbiamo deciso di chiedere a Savino Muraglia, Presidente della Coldiretti Puglia, di delinearci un quadro dettagliato sulla situazione economica e sociale dell’inestimabile patrimonio murgiano:

Buongiorno Presidente. La sensazione, diffusa soprattutto in Puglia, è che il mondo agricolo sia diviso fra sigle sindacali e confini territoriali. L’apparente mancanza di unità di intenti può aver rallentato il processo di affermazione dei diritti dei contadini locali?

Entrambe le specificità si muovono in difesa dei diritti degli agricoltori pugliesi e la divisione dovuta a visioni strategiche differenti non rallenta o inficia di sicuro la tutela della categoria suddetta.

Per quanto riguarda la vexata quaestio della Xylella, spesso la si cita in riferimento agli alberi secolari, dimenticando anche oleandri e, soprattutto, ulivi. Venuti a conoscenza che il focolare del virus sia in Salento, è davvero così difficile individuare la zona infetta, la zona di contenimento e la zona cuscinetto e, quindi, estirpare gli arbusti contaminati?

Purtroppo il virus è già alle porte di Bari e più precisamente Monopoli. La difficoltà non sta tanto nell’individuazione degli arbusti contaminati, quanto nel ricevere le autorizzazioni all’espianto degli stessi troppo spesso frenate da una burocrazia che deve tener conto degli innumerevoli vincoli (idrogeologico, paesaggistico, ambientale ed archeologico) dei quali, come Coldiretti, chiediamo una semplificazione pur rispettando i principi generali dell’ordinamento giuridico.

Quanta incidenza ha, tutt’ora, l’agricoltura nell’economia pro capite pugliese?

L’agricoltura pugliese è uno dei capisaldi della nostra economia che ogni anno si traduce in numeri importanti che vanno da Euro 3.500.000.000 a Euro 4.000.000.000 di PLV (Produzione Lorda Vendibile) e questo divario si è avuto nel 2018, considerato l’anno orribile per i nostri raccolti, devastati da innumerevoli eventi atmosferici frutto del cambiamento climatico in corso.

Cosa vede, in prospettiva, nel futuro delle campagne andriesi?

La professionalità, la dedizione dei giovani che si avvicinano all’agricoltura con progetti imprenditoriali, il supporto delle istituzioni e delle organizzazioni di sicuro renderanno le campagne andriesi sempre rigogliose. È necessario tuttavia riuscire a cogliere e ad interpretare quelli che sono gli scenari futuri di questo settore che non può essere più considerato tradizionale.


1 COMMENTO

  1. Attenzione all’uso delle parole giuste e corrette quando si affrontano argomenti scientifici, altrimenti si fa cattiva informazione!

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