Duc in altum, prendere il largo verso nuovi lidi e nuovi domani. La mission dell’associazione ”Una famiglia in più”, che ha da poco festeggiato 25 anni di attività, viene spiegata dalle parole del co-fondatore, Vito Tangaro

Ciao, Vito. Quale obiettivo ha sempre inteso raggiungere l’Associazione “Una famiglia in più” in questi 25 anni?

Dal 16 settembre 1997 ci proponiamo, attraverso volontari, di prenderci cura di bambini con famiglie problematiche, mettendo loro nelle condizioni di vivere a pieno la propria età pensando ad un futuro migliore. Dieci anni prima, però, abbiamo ricevuto il placet di Don Tonino Bello e Don Oreste Benzi, creatore della fondazione Giovanni XXIII.

Come consideri la funzione del volontariato nella nostra comunità?

La nostra associazione lavora incessantemente con i Servizi Sociali di Andria, organizzando corsi di formazione e sensibilizzazione, in particolare con la Fondazione con il Sud e con il Tribunale dei Minori di Bari, nel tentativo di offrire supporto ludico-creativo e sostegno psicologico ai giovani adulti di domani. La Città Solidale ha riunito le varie associazioni. Oggi la chiamiamo Andriattiva, con un’attenzione diversa della politica nei confronti del volontariato.

Credi che il concetto di famiglia possa ancora attecchire sulla società moderna?

Dalle cento famiglie presenti la scorsa Domenica 25 Settembre, durante la messa celebrata a Madonna della Grazia, direi di sì. Una partecipazione comunitaria per riscoprire il senso di appartenenza e ritrovarsi nelle radici del confronto paritario.

Progetti per i prossimi 25 anni?

“Vola solo chi osa farlo”. Questo è il leitmotiv che ci ha accompagnato e ci accompagnerà nei prossimi 25 anni, per lanciarci sempre in nuovi progetti, con l’ambizione, grazie alla Presidente Caterina Sgaramella e a tutto il consiglio direttivo, formato da Antonella Allegretti, Giampietro Pistillo, Felice Larosa, Marianunzia Guadagno, Rosalba Addati e Rosa Di Renzo, di ringiovanire le energie, crescere restando piccoli, umili accanto agli umili, come solo una famiglia è capace di fare!


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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.