Assaporare la fragilità:

miele nell’animo e aspro

fiorire di istanti fugaci e meravigliosi.

Pienezza in un potenziale vuoto

colmo di delicatezza, appagamento consapevole.

Gli occhi conservano

i chiari contorni del bello,

il cuore l’entusiasmo effimero ed essenziale,

la mente la lucida visione

del vivere gustando

pezzi di vita.

Come ciliegi in fiore

ci si nutre dell’eterno

racchiuso nel fuggevole

pulviscolo di palpitazioni euforiche.


FonteFoto di Susanne Jutzeler, Schweiz, da Pixabay
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Mi chiamo Monica Fornelli e scrivo sin da piccolina. Sono una docente di francese appassionata di somatopsichica; lo stare bene per me è essenziale per cui da sempre scrivo per “ricrearmi” un mondo ideale in cui tuffarmi e potermi riequilibrare abbracciando me stessa e al contempo abbracciare virtualmente chi vorrà leggermi. Ho partecipato a vari concorsi nazionali e internazionali tra cui “Il Papavero d’Oro“, “Levante” indetto dalla rivista Radar Sei, “On the air”, “Nino Palumbo”, ottenendo vari riconoscimenti e menzioni in giornali locali come “la Gazzetta del Mezzogiorno“ e “Meridiano Sud”. Alcune mie poesie sono presenti in antologie quali “Fiori Amori” e “Le stagioni” ed. Barbieri; “Parole senza peso” ed. Writers, “Nitriti al vento“ ed. La Conca, “Il Federiciano” ed. Aletti. Nel 2011 è uscita la mia prima raccolta dal titolo “I colori della vita” (ed. Albatros) presentata anche alla fiera del libro di Torino.