Il lavoro non c’è, se c’è è poco e quel poco che c’è spesso non ci piace: alzi la mano chi non è d’accordo con un’affermazione così drastica. Eppure, qualcosa si può fare. Proviamo a vedere come.
Attendere il mitico “posto fisso”, Checco Zalone docet, è ormai una chimera. Più facile (o forse dovremmo dire “meno difficile”) è crearsi un posto di lavoro: magari a partire dalle proprie passioni.
Non siamo “Alice nel Paese delle meraviglie” e non intendiamo scherzare coi drammi di tanta gente, giovani “neet” (“Not engaged in Education, Employment or Training”) o adulti tragicamente usciti dal circuito lavorativo.
Vorremmo solo ricordare che, visto che il lavoro non verrà mai a cercarci, si può provare a partire noi in cerca del lavoro, a cominciare da alcuni punti fissi che proviamo qui a riassumere.
Fai leva sulle tue passioni
Può apparire semplicistico, ma, se si deve entrare in competizione per un posto di lavoro, forse è meglio accettare la sfida sul terreno su cui ti senti più sicuro: e il terreno su cui ti senti più sicuro è anche quello che ti appassiona di più. Fare della propria passione un lavoro non è solo un sogno. Potrebbe essere la soluzione. Pensaci.
Diventa veramente esperto
Le passioni non bastano. Occorrono le competenze. Occorre che tu ne sappia più degli altri o perlomeno che ne sappia quanto i più bravi. La concorrenza è spietata: se vuoi riuscire, devi fare in modo che chi ti incrocia possa capire che ha davanti una persona davvero esperta. Una persona che sa quel che dice e fa, e che lavora con passione.
Non arrenderti al primo ostacolo
Alla meta, non arriva chi non cade mai o mai commette errori. Alla meta arriva chi non si ferma, chi non si scoraggia, chi cade e si rialza, chi non si arrende alla prima sconfitta. La tenacia, non l’impeccabilità, è la caratteristica dei vincitori.
Fatti un programma
Passioni, informazioni, tenacia: ma poi ci vuole un business plan. Se non sai farlo da te, affidati ad un commercialista onesto e competente. Cura i dettagli, scandisci i tempi, analizza fino in fondo le tue risorse, non solo quelle economiche. Poi parti e… buon lavoro!
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