Dal 15 settembre al 6 ottobre 2019: numero solidale 45583

L’appello dell’Istituto Pasteur Italia: adottate un ricercatore per sviluppare nuovi approcci terapeutici contro le malattie infettive e il cancro

Riceviamo e pubblichiamo:

“I nostri giovani ricercatori sono il bene più prezioso”

Studiare i meccanismi molecolari che governano l’integrità delle nostre cellule, e studiare le interazioni tra batteri, virus, parassiti e il nostro organismo, perché le alterazioni di questi processi sono la causa di malattie infettive, patologie infiammatorie croniche, neurodegenerative e l’insorgenza di tumori. È questo il lavoro incessante dei ricercatori dell’Istituto Pasteur Italia: unica sede italiana del network dei 32 Istituti Pasteur nel mondo, che da oltre 50 anni promuove la ricerca biomedica, essenziale per la comprensione di molte patologie umane e lo sviluppo di terapie mediche sempre più mirate.

L’Istituto Pasteur Italia opera dal 1964 con una triplice missione: promuovere la ricerca biomedica, investire sulla formazione dei giovani ricercatori, diffondere la cultura scientifica nella società e in particolare nelle scuole.

In Italia il livello dell’investimento in ricerca e sviluppo (R&S) è di poco superiore all’1% del PIL, la metà della media dell’Unione Europea con i Paesi più competitivi allineati all’obiettivo del 3% da raggiungere entro il 2020. Gli stanziamenti del Ministero per l’Istruzione, Università e Ricerca agli enti pubblici di ricerca sono scesi dai 1.857 milioni del 2002 ai 1.483 milioni del 2015.

Complessivamente negli ultimi 10 anni gli investimenti pubblici in R&S in Italia sono diminuiti di oltre il 20% e non meglio è avvenuto per gli investimenti privati. Nel 2016 l’Italia ha investito in ricerca pubblica e privata appena 21,6 miliardi di euro, contro i 33 miliardi investiti dal Regno Unito, i 50 miliardi investiti dalla Francia e i 92 dalla Germania. Sono questi i Paesi che accoglieranno molti dei 30mila studiosi che, si stima, l’Italia ha perso e perderà nel decennio 2010-2020.

In controtendenza, l’Istituto Pasteur Italia dà un contributo per evitare la “fuga” di energie intellettuali, stanziando fondi e sensibilizzando il grande pubblico.

“Da sempre l’Istituto Pasteur Italia investe nella ricerca scientifica, perché la scienza è il motore per il progresso dell’umanità e sostenerla è un dovere di ciascuno.” – dichiara Angela Santoni, direttore scientifico dell’Istituto Pasteur Italia – “I nostri sforzi sono da sempre orientati a migliorare il benessere della società, perché sia garantito il diritto alla salute di tutti attraverso ricerche d’eccellenza su malattie infettive, tumori, patologie infiammatorie croniche e neurodegenerative”.

Nei laboratori con sede a Roma, ogni giorno il team di giovani ricercatori è impegnato in programmi di ricerca incentrati sull’identificazione di nuovi composti e lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici contro le malattie infettive, le malattie degenerative e il cancro.

“Adotta un ricercatore” è l’appello dell’Istituto Pasteur Italia per sostenere la ricerca con un sms o una telefonata al numero solidale 45583.

Ci sono tanti modi per essere protagonisti di una ricerca di successo, contribuire a renderla tale.

 


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Chi siamo? Gente assetata di conoscenza. La nostra sete affonda le radici nella propria terra, ma stende il proprio orizzonte oltre le Colonne d’Ercole. Perché Odysseo? Perché siamo stanchi dei luoghi comuni, di chi si piange addosso, di chi dice che tanto non succede mai niente. Come? I nostri “marinai/autori” sono viaggiatori. Navigano in internet ed esplorano il mondo. Sono navigatori d’esperienza ed esperti navigatori. Non ci parlano degli USA, della Cina, dell’Europa che hanno imparato dai libri. Ci parlano dell’Europa, della Cina, degli USA in cui vivono. Ci portano la loro esperienza e la loro professionalità. Sono espressioni d’eccellenza del nostro territorio e lo interconnettono con il mondo. A chi ci rivolgiamo? Ci interessa tutto ciò che è scoperta. Ciò che ci parla dell’uomo e della sua terra. I nostri lettori sono persone curiose, proprio come noi. Pensano positivo e agiscono come pensano. Amano la loro terra, ma non la vivono come una prigione. Amano la loro terra, ma preferiscono quella di Nessuno, che l’Ulisse di Saba insegna a solcare…