Giorno meno quarantadue
Caro Odysseo,
Polifemo ci ha fatto prigionieri e temo non basterà accecarlo per riuscire a fuggire.
Boris ha chiuso il Parlamento per prevenire ogni intervento in merito alla Brexit. La mossa può sembrare alquanto masochista, se non proprio suicida, considerando che chiunque altro sta cercando di scongiurare il pericolo del no-deal.
È davvero difficile comprendere a che gioco stia giocando il primo ministro britannico: non dimentichiamo che il termine di scadenza è in sei settimane e il piano migliore che sono riusciti a mettere insieme è chiedere di rimandare ulteriormente il termine di scadenza. *inserire applausi*
Le proteste fuori da Westminster continuano e si firmano petizioni per fermare questa follia. Ma il passo più determinante è arrivato dalla Corte d’Appello scozzese che ha dichiarato illegale la mossa di Boris di sospendere il Parlamento. Al momento la decisione definitiva è al vaglio della Corte Suprema, chiamata a deliberare entro giovedì 19 settembre: cioè, oggi! Staremo a vedere se i giudici lasceranno aperto un precedente come questo o se sosterranno la posizione scozzese nel dichiarare la sospensione del Parlamento contraria alla legge britannica.
Nel frattempo, comunque, la vita continua e intorno a me nessuno sembra farsi prendere dal panico; chissà, forse hanno ragione loro e alla fine tutto si risolverà in un paio di pacche sulla spalla e una risata.
A presto, Odysseo, con altre notizie da questo fronte un po’ borghese.