Una rete internet, una infinita offerta di canali satellitari o le infinite opzioni di un telefono cellulare di ultima generazione. I flussi di immagini e informazioni pervadono ormai ogni strumento di comunicazione, dal computer al telefono cellulare contendendosi la nostra attenzione.

Con il mio collega e amico Vincenzo Masciullo ho creato Smell. Un’app che può cambiare il modo di fare “social network”.

Come mai il nome Smell?

Il nome Smell l’abbiamo scelto perché in inglese “to smell” significa “odorare”: sentire l’odore, significa anche essere vicini a qualcosa o qualcuno. Noi vogliamo che la gente sia “più vicina” di quanto non lo sia già.

Tutti possono leggere quello che viene scritto?

A patto di essere nel luogo in cui il messaggio è stato scritto sì.

Gli altri sapranno chi ha scritto qualcosa in quel determinato luogo?

Ogni utente ha un proprio nickname e quindi può scegliere se mostrarsi agli altri oppure rimanere nascosto dietro il suo nomignolo.

Che obiettivo volete raggiungere con Smell?

Vogliamo che le persone usino la tecnologia per stare più vicine e non per colmare il divario della loro lontananza.

I primi numeri?

Nei primi 2 giorni di attività l’app ha registrato già oltre 600 utilizzatori ad Andria, dove la startup ha la sua sede operativa e la crescita non accenna ad arrestarsi, quindi siamo molto fiduciosi. Senza considerare che siamo entrati, già al secondo giorno, tra le 100 migliori app per Apple nella categoria Social

Un esempio di utilizzo?

Una classe di studenti può commentare la propria giornata all’interno della scuola, in una zona turistica può essere lasciato un messaggio interessante per i turisti che arriveranno oppure in uno stadio si può commentare tutti insieme la partita anche se non ci si conosce.

L’applicazione Smell serve, dunque, a “lasciare il pensiero”, letteralmente, nel senso che, se si è in una piazza e si scrive un messaggio pubblico, quel messaggio verrà ancorato non tanto alla persona che l’ha scritto quanto al luogo in cui è stato lasciato. Quindi i messaggi hanno sì un proprietario, che si nasconde dietro un nickname, ma appartengono ai luoghi in cui vengono scritti. E per leggere o scrivere un messaggio pubblico in un certo luogo è necessario essere fisicamente lì.

Per scrivere: “La migliore birra… LA TENNENT’S” bisogna essere in Piazza Catuma ad Andria; per partecipare ad una “rimpatriata di quartiere, ragazzi” bisogna essere in quel quartiere di Milano, quando Voxina lo scrive; per scrivere: “Che posto incantevole” bisogna essere proprio in quella spiaggia del Salento in cui è stato scritto e così anche per leggere i messaggi lasciati dagli utenti in Costa Rica, a Londra, in Pakistan o a Singapore.

La condizione per leggere i pensieri lasciati nei luoghi del mondo è essere dove sono stati scritti e aprire l’app. Così ogni punto della Terra, idealmente, diventa una sorta di gruppo pubblico e aperto ma allo stesso tempo intimo proprio perché, se qualcuno ha scritto qualcosa su Smell e lo si riesce a leggere, si può essere certi che quel qualcuno è al massimo a 2 km da noi.

Su quest’app non esistono richieste di amicizia, messaggi privati, poke, non si possono inviare foto e nient’altro: l’elemento che crea la connessione tra le persone è la loro reale vicinanza fisica. Possono leggere e scrivere a qualcuno con Smell solo se sono lì intorno.

C’è chi usa Smell per fare gossip, chi per chattare in piazza, chi per rivelare segreti e chi la usa in modo un po’ più terapeutico esternando e lasciando pensieri sapendo che rimarranno legati a quel luogo per sempre e che ora quel peso è un po’ meno duro proprio perché condiviso col mondo intero.
L’app è nata dall’esigenza di razionalizzare le informazioni provenienti dai social che tutti noi frequentiamo e conosciamo (Facebook, Twitter ndr.) per essere aggiornati non tanto da chi è dall’altra parte del mondo o amici lontani, ma da persone che sono al massimo a 2km di distanza da noi. L’esigenza è quella di esprimersi e comunicare con persone a noi vicine in tutti i sensi.

È possibile scaricare l’app qui: www.smell-app.com