I sistemi elettorali sono tutti buoni e tutti cattivi, secondo l’uso che se ne fa. Ricordiamoci però che i populismi non hanno mai migliorato i sistemi elettorali, li hanno semplicemente aboliti.

Caro Direttore,

rispondo al tuo appello che sospende il mio letargo. Ammetto che il mio silenzio ha un suo perché. Se, infatti, allungo l’occhio all’attuale panorama politico, non saprei da dove cominciare, e se allargo lo sguardo al mondo, peggio mi sento. Provo a fare qualche considerazione possibilmente non scontata. La prima, che vale per il mondo intero, è che siamo davanti a uno scontro fra le ribellioni dei populismi e la ragionevolezza che fa fatica ad affermarsi. Le ribellioni dei populismi nella storia hanno sempre generato guerre e nazifascismi. Siamo di nuovo da quelle parti, se guardiamo l’America di Trump in confusione, la Corea del Nord e l’atomica, l’Europa non sempre unita, l’aggressività economica della Cina, la voglia di potenza della Russia, i ricchi paesi arabi che finanziano il terrorismo islamico… Può bastare?

Sì, può bastare. Noi, Italia, come siamo messi? In piccolo, riproduciamo le ansie del mondo, siamo sulla stessa barca, dove si svolge un match quotidiano di tutti contro tutti, con una frammentazione di interessi e di gruppi politici che sfiorano il coriandolo. Tutti a pezzi: sinistra, destra, centro. Nel senso che ogni blocco è a sua volta matrioska di blocchetti sempre più minuscoli. Nessuno va più d’accordo neanche con se stesso. All’inseguimento di Grillo che ormai dà la linea al Paese, si fanno grillini anche Renzi e Berlusconi, che sono le due facce del paese moderato ed europeista, lo fanno per dare la caccia al voto e per metterci in salvo dai populisti… C’è Salvini, che grillino lo è sempre stato, impegnato a fare della Lega antimeridionale (e talvolta razzista) il partito che va dalle Alpi alla Sicilia, toni istituzionali o populisti a giorni alterni… E poi ci sono i cespugli che ondeggiano a seconda se il vento viene dal mare o dalla montagna; stanno fermi i Bersani che (mi spiace dirlo) resistono eroicamente in battaglie fuori tempo, contro il patito che loro hanno fondato con Renzi (che non è ancora Benito).

Oltre questo agitarsi sulla scena del teatro, c’è un gruppo di persone consapevoli che cerca di fare andare avanti la baracca, con risultati apprezzabili, a mio parere. Parlo di Mattarella, Gentiloni, Calenda, Lorenzin, Padoan, Minniti. e Draghi a Bruxelles. È indubbio che l’Italia sta uscendo dalla crisi, sia pure a ritmi più lenti ma apprezzabili per come siamo combinati. Forse si dovrebbe ragionare su questo quando ci si avvicina ad elezioni politiche. Ma qui ci si scanna sulla legge elettorale, come se a votare fossero le leggi e non le persone. I sistemi elettorali sono tutti buoni e tutti cattivi, secondo l’uso che se ne fa. Ricordiamoci però che i populismi non hanno mai migliorato i sistemi elettorali, li hanno semplicemente aboliti.


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Pugliese errante, un po’ come Ulisse, Antonio del Giudice è nato ad Andria nel 1949. Ha oltre quattro decenni di giornalismo alle spalle e ha trascorso la sua vita tra Bari, Roma, Milano, Palermo, Mantova e Pescara, dove abita. Cominciando come collaboratore del Corriere dello Sport, ha lavorato a La Gazzetta del Mezzogiorno, Paese sera, La Repubblica, L’Ora, L’Unità, La Gazzetta di Mantova, Il Centro d’Abruzzo, La Domenica d’Abruzzo, ricoprendo tutti i ruoli, da cronista a direttore. Collabora con Blizquotidiano.  Dopo un libro-intervista ad Alex Zanotelli (1987), nel 2009 aveva pubblicato La Pasqua bassa (Edizioni San Paolo), un romanzo che racconta la nostra terra e la vita grama dei contadini nel secondo dopoguerra. L'ultimo suo romanzo, Buonasera, dottor Nisticò (ed. Noubs, pag.136, euro 12,00) è in libreria dal novembre 2014. Nel 2015 ha pubblicato "La bambina russa ed altri racconti" (Solfanelli Tabula fati). Un libro di racconti in due parti. Sguardi di donna: sedici donne per sedici storie di vita. Povericristi: storie di strada raccolte negli angoli bui de nostri giorni. Nel 2017 ha pubblicato "Il cane straniero e altri racconti" (Tabula Dati).