Una iniziativa di  Nicola Montereale per il Dantedì

Un momento di cultura per riassaporare Dante e la sua Divina Commedia nel giorno della sua giornata nazionale, detta Dantedì.
Giovedì 25 Marzo alle ore 16.30 in diretta Facebook (https://www.facebook.com/nicola.montereale) e Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCxmMw1H8_Tsv7RYuh2Pu5TA) il giovane docente Nicola Montereale – in collaborazione con La Terra del Sole e l’associazione “Le amiche per le amiche” – approfondirà il XXIV Canto del Paradiso.
A declamare il canto dantesco sarà proprio la vicepresidente dell’associazione “Le amiche per le amiche”, la dott.ssa Stefania Campanile.
Tale evento, inoltre, si inserisce nella rubrica di carattere culturale, ideata dallo stesso prof. Nicola Montereale e intitolata “Convers-azioni #post_quarantena”.
«Credo che, nel tempo di precarietà che stiamo vivendo – scrive Montereale – il Dantedì rappresenti un toccasana per l’anima e per la mente.

Abbiamo bisogno di cultura! Abbiamo bisogno di Dante!

Dopo tanti anni, la sua Divina Commedia continua a parlarci e a dirci di alzare lo sguardo per guardare alla luce, anche quando la selva sembra farsi più scura.
Ma, per scorgere un qualche spiraglio di luce, dobbiamo ritornare a leggere i versi del poema dantesco, lasciarci coinvolgere dalle vicende e dai temi che il Sommo Poeta ha sigillato nelle sue carte e sentire così “la dottrina che s’asconde dietro il velame dei versi strani”.
Per questo ho voluto fortemente – grazie anche alla collaborazione dell’Associazione “Le amiche per le amiche” – rileggere e commentare uno dei canti del Paradiso, il XXIV Canto, dove la luce è la vera protagonista.
Celebrare Dante vuol dire incontrarlo nei suoi versi e abitare le sue parole significa curare l’anima.
La cultura può salvarci. Dante può aiutarci.
Buon Dantedì a tutti».

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Chi siamo? Gente assetata di conoscenza. La nostra sete affonda le radici nella propria terra, ma stende il proprio orizzonte oltre le Colonne d’Ercole. Perché Odysseo? Perché siamo stanchi dei luoghi comuni, di chi si piange addosso, di chi dice che tanto non succede mai niente. Come? I nostri “marinai/autori” sono viaggiatori. Navigano in internet ed esplorano il mondo. Sono navigatori d’esperienza ed esperti navigatori. Non ci parlano degli USA, della Cina, dell’Europa che hanno imparato dai libri. Ci parlano dell’Europa, della Cina, degli USA in cui vivono. Ci portano la loro esperienza e la loro professionalità. Sono espressioni d’eccellenza del nostro territorio e lo interconnettono con il mondo. A chi ci rivolgiamo? Ci interessa tutto ciò che è scoperta. Ciò che ci parla dell’uomo e della sua terra. I nostri lettori sono persone curiose, proprio come noi. Pensano positivo e agiscono come pensano. Amano la loro terra, ma non la vivono come una prigione. Amano la loro terra, ma preferiscono quella di Nessuno, che l’Ulisse di Saba insegna a solcare…