Presentando una new version del brano “Angel”, il batterista andriese Gianluca Porro conquista l’America grazie alla straordinaria collaborazione con Lalah Hathaway, voce statunitense vincitrice di cinque Grammy. Ai nostri microfoni, Gianluca non ha nascosto il suo entusiasmo

Ciao, Gianluca. Quanto prestigio e quanto orgoglio ti hanno regalato la collaborazione con la cantante statunitense Lalah Hathaway?

Sono una persona molta genuina, acqua e sapone, pragmatica e semplicissima, che ama soprattutto sognare ma allo stesso tempo cerca “con piedi di piombo” di lavorare sempre con passione, tanto sacrificio e dedizione per la bella Musica, per le note che mi emozionano di più, senza pensare a quanto prestigio o orgoglio mi possa regalare un progetto che sbarchi Oltreoceano! Sicuramente questo binomio di soddisfazioni non può che generare vento in poppa per alimentare grandi stimoli, per me fulcro della mia esistenza e della mia Musica.

Perchè hai deciso di riarrangiare in chiave modern soul proprio il brano “Angel”?

Anita Baker scrisse vent’ anni fa questo pezzo, un testo che parla di molta passione ed amore verso il prossimo. Lalah nel 2015 costruì un nuovo arrangiamento ma con matrice “classic soul”, poi nel 2017 ancora un’altra versione ma, in questo caso, unplugged (piano e voce).

Un bel giorno ho pensato di produrne una nuova, molto più contemporanea, con influenze SOUL/R&B/JAZZ, registrando su quella versione acustica la sezione ritmica. Batteria, contrabbasso, chitarra, sassofono, messi assieme hanno creato un mood fresco e sensazionale!

Ringrazio vivamente il mio strepitoso team, Giuseppe Bassi, Gaetano Partipilo e, direttamente da Tokio, Yudo Matsuo. Musicisti pazzeschi, artisti che mangiano pane e black music da mattina a sera. Direi pochissimi in Italia, visto il genere di Musica di cui parliamo!

Ragion per cui la maggior parte degli ascolti del mio canale Spotify arrivano dagli Stati Uniti e Inghilterra!

Qual è il ruolo del batterista in fase di produzione di un pezzo?

La Batteria è uno strumento “colonna portante” in una produzione, come le fondamenta di un palazzo in fase di costruzione. Il Groove, il balance, la pulsazione ritmica sono l’essenza, il cuore, la chiave di lettura, l’input per la costruzione di un arrangiamento!

Ovviamente oltre a tutto ciò, serve l’intelligenza e l’abilità del musicista nel saper incanalare le proprie competenze tecniche verso la MUSICALITA’. Concludo specificando che per raggiungere questi obiettivi nella vita, bisogna studiare tanto, ascoltare tanta buona Musica ma soprattutto serve umiltà!

Come ci si rapporta ad un’artista vincitrice di 5 Grammy Awards e che insegnamenti si traggono da un’esperienza simile?

Paradossalmente, come dicevo, l’umiltà di questa gente in America è disarmante! Ahimè, a mio avviso consuetudine non molto diffusa in Italia! Ho avuto modo soprattutto di relazionarmi con autori e casa discografica di Lalah. E’ stato un fulmine a ciel sereno per me ricevere la notizia della mia “Angel” version accettata con tanto di licenza per la pubblicazione in tutti gli store digitali del mondo! Sinceramente devo ancora realizzare. Dopo una marea di mail e due mesi di attesa a causa di questa terribile pandemia, non ci potevo credere. Direi “miracolo” per me, in questo periodo storico molto buio per noi artisti dello spettacolo.