Pur la ragione s’è un poco avvizzita

perdendo, d’algoritmo, precisione…

con le risorse prese in occasione

s’innesta una tragedia più accanita.

 

Capriccio desueto inane langui

non vuoi salvare i derelitti in mare…

Salvini impreca, è pronto ad abbordare

per affondare le speranze esangui!

 

Si scrolla pur di dosso, peso e colpa,

come Pilato si lavò le mani…

così quei nostri desultor pagani:

 

i cavalieri, che il sistema spolpa…

La scusa è di cangiar la notte in giorno,

con occhi chiusi a quel che accade intorno…


Fontehttps://it.m.wikipedia.org/wiki/File:Aquarius_(alt_Meerkatze)_(Ship)_04_by-RaBoe_2012.jpg
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Salvatore Memeo è nato a San Ferdinando di Puglia nel 1938. Si è diplomato in ragioneria, ma non ha mai praticato la professione. Ha scritto articoli di attualità su diversi giornali, sia in Italia che in Germania. Come poeta ha scritto e pubblicato tre libri con Levante Editori: La Bolgia, Il vento e la spiga, L’epilogo. A due mani, con un sacerdote di Bisceglie, don Francesco Dell’Orco, ha scritto due volumi: 366 Giorni con il Venerabile don Pasquale Uva (ed. Rotas) e Per conoscere Gesù e crescere nel discepolato (ed. La Nuova Mezzina). Su questi due ultimi libri ha curato solo la parte della poesia. Come scrittore ha pronto per la stampa diversi scritti tra i quali, due libri di novelle: Con gli occhi del senno e Non sperando il meglio… È stato Chef e Ristoratore in diversi Stati europei. Attualmente è in pensione e vive a San Ferdinando di Puglia.