L’altro giorno ho visto, nel grigio e pianeggiante parcheggio del Politecnico di Torino, il profilo noto ed inaspettato di una deriva da regata. Incuriosito ho parlato a lungo con gli studenti là intorno, scoprendo dell’esistenza del progetto 1001VelaCup: una sfida all’ultima raffica tra 12 atenei italiani, in cui gli studenti sono invitati a progettare e costruire un’imbarcazione a vela da regata per gareggiare contro i propri compagni, cercando di edizione in edizione di migliorare, oltre alle capacità sportive, le soluzioni tecniche per costruire la barca più veloce del trofeo.

Regole fondamentali? Oltre ad alcune limitazioni sulle dimensioni dello scafo e delle vele, importanti per avere comunque competizione in mare, l’obbligo che lo scafo sia costruito con mezzi dell’ateneo di appartenenza dagli studenti partecipanti al progetto, supervisionati da un docente. Solo le vele possono essere acquistate da aziende del settore. Il design della barca, i test, le attrezzature di bordo ed i componenti devono essere progettati dai partecipanti e costruiti per almeno il 70% con materiali di origine naturale. L’equipaggio deve essere composto rigorosamente da studenti di laurea o dottorato provenienti dall’ateneo di appartenenza.

A settembre, oramai da ben nove edizioni, le barche progettate e costruite nel corso di un anno accademico si sfidano in mare aperto, questo è l’evento conclusivo del progetto durante il quale si verifica la reale efficacia del lavoro fatto, misurandosi alla pari con i propri coetanei.

L’esperienza, per gli studenti, è notevolissima: oltre ad apprendere l’utilizzo di complessi software di progettazione, confrontarsi con problemi reali del proprio mestiere (le soluzioni utilizzate per la vela spesso sono valide anche nel campo dell’automotive e dell’aeronautica) si scopre l’immenso sapore del gioco di squadra e della vita di mare, onesta e spartana, che insegna più di qualunque libro.

1001VelaCup è un progetto che ha permesso, grazie anche a diversi sponsor, di costruire un ponte tra studio e ricerca, tra università e azienda, tra teoria e pratica. Sono gli stessi organizzatori, i due architetti Massimo Paperini e Paolo Procesi, a definirsi stupiti dalle tinte agonistiche di questa iniziativa unica in Italia.

Che dire? Buon Vento a tutti i partecipanti!

Per approfondimenti: http://www.1001velacup.eu/