Con Trump l’America cambia? In realtà, anche stavolta il mondo non è stato dalla nostra parte. Un pensiero di pancia…

Piccola premessa: non sono un’esperta di scienze politiche, né una politologa. Sono solo una persona normale, comune, una donna con un’opinione. Il mio è solo uno dei tanti punti di vista possibili.

Ci siamo svegliati la mattina del 9 novembre scoprendo che il “Paese più grande del mondo” ha eletto Donald Trump come suo nuovo presidente. Non mi sprecherò per esprimere la sorpresa, la delusione, lo sconforto. Ma scrivo queste parole con grande sconcerto.

L’America ha scelto il potere: ha scelto il rovescio della medaglia, la sorpresa al contrario rispetto a quella dataci otto – e di nuovo, quattro – anni fa. Ha scelto il cambiamento, dicono, dopo due mandati di un Presidente democratico e di colore – il primo. It’s time for a change: e chissà perché io mi aspettavo di svegliarmi guardando la svolta femminista del mondo, ma anche stavolta il mondo non è stato dalla nostra parte.

Anche se il problema di Hillary Clinton non è quello di essere femminista o donna, non ha perso per questo. E non tiro in ballo il suo programma politico o quello che si potrebbe dire su di lei – forse troppo poco democratica, forse troppo poco simpatica, così troppo umana, ho sentito dire – ma sarebbe stato un vero, grande cambiamento. Anche se solo simbolico. Scrivo queste righe di getto, forse fin troppo, magari Trump potrebbe davvero diventare moderato come il discorso che ha fatto dopo la vittoria, magari potrebbe sorprenderci sul serio. Ma una parte di me non trova pace: avremmo potuto vedere la prima donna Presidente degli Stati Uniti, e non è successo. Sicuramente, sarebbe assai semplice buttarla su un discorso di genere, ma perché poi? È la vittoria dell’uomo bianco, dell’uomo potente, dell’uomo: e la gente lo ha scelto, di nuovo. Una scelta senza coraggio, senza forza, senza novità. Senza cambiamento.

Il mondo non ce la fa ancora a darsi a una donna, pur vedendo la luce proprio grazie a lei. E mi viene in mente la frase “Non ci avrete mai come volete voi”, perché spesso siamo indomite, antipatiche, critiche, a volte troppo per i vostri gusti. Allora non ci avrete. Ma sarà perché non ci volete.


1 COMMENTO

  1. La frase finale è bellissima Marica. Per certi versi emozionante. Però se ci pensi (sto scrivendo anche io di pancia) di donne al potere ce ne sono state e ce ne sono, tra cui alcune che davvero a strafottenza e insensibilità hanno superato anche gli uomini: una su tutte è stata Margaret Thatcher, forte sostenitrice e promotrice del neoliberismo, sistema che schiacciandoci, ci ha condotto alla crisi che viviamo. La stessa Clinton sarebbe stata, a detta degli esperti, una donna a servizio del potere, nell’accezione negativa del termine.
    Sei tu donna del quotidiano, sono io uomo del quotidiano, che possiamo fare molto, persino giungere un giorno, ad educare le future generazioni affinché percepiscano il potere politico come il poter fare e servire nel migliore dei modi. Ma anche ad educarle che il cosiddetto popolo, la finisca di lamentarsi in ogni occasione senza che comprenda le ragioni delle scelte dei governanti.

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