Il 27 e 28 gennaio 2019, la 2ª edizione di VISIONI – dei conflitti e dei diritti – mini rassegna teatrale, presso l’Auditorium Mons. Di Donna – via Saliceti – Andria

Oggi la mancanza di valori e ideali comuni ha portato l’odio, il razzismo, la discriminazione e la non accoglienza delle differenze, che ci fa essere indifferenti, ci ha spinti ad una frammentazione sociale e culturale in cerca di coesione. Dinanzi a tutto questo non possiamo rimanere in silenzio e indifferenti.

Un’altra Shoah si sta consumando sotto i nostri occhi. “I nostri nipoti diranno di noi quello che noi oggi diciamo dei nazisti?” – per dirla con le parole di padre Alex Zanotelli.

Per questo motivo, quest’anno, la celebrazione del Giorno della Memoria sarà inserita nell’ambito della 2ª edizione di VISIONI -dei conflitti e dei diritti- mini rassegna teatrale.

La Comunità Migrantesliberi, con la collaborazione della Casa di Accoglienza “S. Maria Goretti” della Diocesi di Andria, ha pensato di coinvolgere un testimone diretto, vittima delle leggi razziali, Giordano D’Urbino: appuntamento a domenica 27 gennaio alle ore 19:30, nell’auditorium Mons. Di Donna, in via Saliceti ad Andria.

L’incontro sarà impreziosito, a seguire, alle ore 20:00, dallo spettacolo di teatro-danza

“Once Upon a time when pigs were swine” -C’era una volta, quando i maiali erano porci-della compagnia Equilibrio Dinamico.

Lo spettacolo, le coreografie e il set concept dello spagnolo Marco Blázquez, assieme alla testimonianza di Giordano D’Urbino saranno replicati il 28 gennaio, sempre nell’auditorium Mons. Di Donna, nell’ambito di un matinée dedicato alle comunità studentesche che hanno aderito all’iniziativa.

Don Geremia Acri e i volontari


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So che tutto ha un senso. Nulla succede per caso. Tutto è dono. L'umanità è meravigliosa ne sono profondamente innamorato. Ciò che mi spaventa e mi scandalizza, non è la debolezza umana, i suoi limiti o i suoi peccati, ma la disumanità. Quando l'essere umano diventa disumano non è capace di provare pietà, compassione, condivisione, solidarietà.... diventa indifferente e l'indifferenza è un mostro che annienta tutto e tutti. Sono solo un uomo preso tra gli uomini, un sacerdote. Cerco di vivere per ridare dignità e giustizia a me stesso e ai miei fratelli, non importa quale sia il colore della loro pelle, la loro fede, la loro cultura. Credo fortemente che non si dia pace senza giustizia, ma anche che non c'è verità se non nell'amore: ed è questa la mia speranza.