Una lirica per ricordare la festa della Repubblica, alla vigilia del 2 giugno

Divisi dal Fascismo

Nascondiamo furtivamente il pugno

Di monarchia e narcisismo

Estiva libertà, due giugno.

“Cosa”, etimologia latina

Costituzione, desueto capolavoro

Follia gestante di Agrippina

Regno con corona d’alloro.

Legittimo esilio, casa Savoia

Bastiglia, ribelle Parigi

Maria Antonietta, il suo boia

Onoraria Presidenza, Einaudi Luigi.

Tu, Milite Ignoto

“Diritto” al suffragio universale

Urne di ceneri e voto

Giace la spoglia della Patria l’Altare.

Lungo sentiero, scarpe strette

Stivale, destino tormentato

Anime da spade trafitte

Un solo Dio, Pontefice Stato.

Versi, patriottiche canzoni

Legge, giustizia impudica

Monumenti, comuni e regioni

Benvenuta, amata Repubblica!

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