I Caffè di Odysseo, un’iniziativa di questa testata, nell’intento di seminare parole di bellezza, e note di luci. La prima serata ha visto protagonista, in veste di autore, il nostro direttore, il prof. Paolo Farina. Gli abbiamo chiesto di raccontarci…

A volte le parti si invertono: da intervistatore a intervistato. Caffè di Odysseo a parte, come ci si sente?

Direi che preferisco la prima: mi è più consona. Ma non è mio stile sottrarmi alle domande, per cui eccomi qui.img_0506

Parlaci dei “Caffè di Odysseo”

È una mia fissa: seminare parole di bellezze, note di luci. Mi sono sempre speso in questa direzione, quale che fosse la mia veste del momento: educatore, insegnante, assessore alla cultura, giornalista o scrittore. Sono convinto che la cultura sia in primo luogo un fatto di inseminazione: alla lettera. San Giustino parlava di “logos spermatikos”: la Parola che feconda ogni terra e ogni cultura… Abbiamo provato a parlarne con qualche esercente locale e il primo ad accogliere l’idea, insieme a sua figlia Alessia, è stato Michele Losito, patron dell’Openlightcaffè, ad Andria. Desidero ringraziarli entrambi.

Come è andata la prima serata?

Non spetta a me giudicare. Posso solo parteciparvi le mie impressioni: una sala piena, gente attenta, ora commossa ora sorridente. Silenzio assoluto e partecipazione altissima. La cosa più curiosa e, in un certo modo, divertente: chi entrava, ignaro, nel bar per ordinare una consumazione, restava prima allibito, poi subito incuriosito e silenzioso. Tanti si sono fermati ad ascoltare. Ho notato una coppia di fidanzatini che evidentemente non poteva restare. Si sono fermati solo 10 minuti, ma prima di andare via hanno voluto comprare il libro.img_0503

A proposito: tornava in scena il tuo “Trenta giorni in racconti brevi”…

Non abbiamo avuto molto tempo per organizzare il primo “Caffè di Odysseo” e così abbiamo pensato di puntare sul sicuro: “Trenta giorni in racconti brevi” (EtEt 2015 ndr), lo confesso con piacere, mi sorprende ogni volta di più per l’affetto con cui i lettori lo accolgono. Ad Andria siamo già alla quarta presentazione, eppure ogni volta è un bagno di calore ed empatia. Il mio sogno è che possa girare anche in altre città e devo dire che il viaggio è già partito: Barletta, Trani, Canosa, Ostuni, Terlizzi, Termoli sono state le prime tappe. Ne arriveranno altre: ad esempio, Mesagne…img_0518-1

Perché proprio Mesagne?

È la città di Melissa Bassi, la sfortunata protagonista del mio primo racconto, la ragazza fatta saltare in aria da una bomba posta davanti alla sua scuola, la “Morvillo Falcone” di Brindisi, il 19 maggio 2012. Appena ascoltata la notizia alla radio, il racconto si compose da solo sulla carta. Sogno di vederlo leggere, davanti ai genitori di Melissa, dalla bellissima e bravissima Agata Paradiso, che anche questa volta ci ha emozionato.img_0489

Prossimi appuntamenti dei “Caffè di Odysseo”?

Stay tuned: qualcosa già bolle in pentola e non sono pochi gli esercenti dei bar locali che ci chiedono di organizzare anche da loro uno dei nostri “Caffè”.