Il film animato di Travis Knight appena uscito nelle sale incanta ed emoziona

“Kubo è un cantastorie. Di giorno al villaggio suona e canta le gesta di storie senza un finale, animate davanti al suo pubblico di strada tramite origami; di notte invece si nasconde da un nemico occulto che lo cerca per privarlo dell’unico occhio che gli rimane (l’altro è bendato): il nonno. Ultimo di una famiglia legata alla magia, vive con una madre che sembra aver perso ogni forza per lottare e che, quando il nonno li troverà, scompare nel tentativo di far scappare il figlio. Inizia così il viaggio di Kubo, assieme a uno scarafaggio gigante e una scimmia, alla ricerca di un elmo, un’armatura e una spada che insieme gli consentiranno di sconfiggere l’ingombrante nonno”. Questo si legge su Mymovies.

Era sulla confezione dei titoli di coda e sul manifesto pubblicitario ma non mi interessava; volevo solo aprire la scatola e vedere cosa ci fosse dentro perché l’apparenza inganna e l’essenziale spesso è invisibile agli occhi.

Ma non voglio compilare una scheda tecnica: l’ho trovato dolce, poetico, struggente.

Sin dai primi fotogrammi: un mare nero agitato, una barchetta piccola con sopra una madre impaurita e un bambino piccolo avvolto in un fagotto di stoffa.

È la storia di Kubo, della sua ricerca di un senso, del suo lutto, della sua forza d’animo e della sua gentilezza. È una apologia del bene e del male che non vivono in un solo eroe e in un solo cattivo, ma in ogni cosa perché sostanza della vita stessa. È la storia di un occhio solo coperto da una benda e da dei capelli che vede il necessario e il tutto. È la storia di due occhi, delle persone che lo circondano, che dapprima vedono la paura e dopo il bene che non è stato ancora compiuto.

È quel po’ di cuore che si pulisce dalle macerie dei terremoti degli avvenimenti, e torna a battere per la sua interezza. Contribuiscono a fare di questo film un capolavoro, la finezza dei disegni, la cura dei particolari, i colori, i volti. Se decidete di vederlo, ascoltatelo per prima cosa, prestate attenzione alla profondità di certe frasi. Lasciatevi andare.

Il mare è agitato, ma la riva è vicina, il buio della notte nasconde delle streghe malvagie, ma l’amore di una madre protegge.