Mercoledì 31 Gennaio, alle ore 19:00, presso l’Auditorium Mons. Di Donna della Parrocchia S.S. Sacramento, in via Saliceti

«Scusatemi se mi rivolgo a voi in questa torrida estate, ma è la crescente sofferenza dei più poveri ed emarginati che mi spinge a farlo. Per questo come missionario uso la penna (anch’io appartengo alla vostra categoria) per far sentire il loro grido, un grido che trova sempre meno spazio nei mass-media italiani. Trovo infatti la maggior parte dei nostri media, sia cartacei che televisivi, così provinciali, così superficiali, così ben integrati nel mercato globale. So che i mass-media , purtroppo, sono nelle mani dei potenti gruppi economico-finanziari, per cui ognuno di voi ha ben poche possibilità di scrivere quello che vorrebbe. Non vi chiedo atti eroici, ma solo di tentare di far passare ogni giorno qualche notizia per aiutare il popolo italiano a capire i drammi che tanti popoli stanno vivendo. Mi appello a voi giornalisti/e perché abbiate il coraggio di rompere l’omertà del silenzio mediatico…». (Alex Zanatelli)

La Casa di Accoglienza “S. Maria Goretti”, l’Ufficio Migrantes e la Consulta delle Aggregazioni Laicali Ecclesiali della Diocesi di Andria, si fanno promotori del convegno “Rompi-amo il silenzio sull’Africa e sul mondo”. All’evento collaborano anche gli Uffici: per le Comunicazioni Sociali e per l’Attività Missionaria della Diocesi di Andria

Il titolo dell’evento richiama il forte appello di Padre Alex Zanotelli rivolto ai giornalisti, agli operatori della comunicazione, ai media, sia cartacei che televisivi.

A tal proposito Tele Dheon (emittente televisiva che rappresenta un faro accesso sulle problematiche più urgenti che interessano la comunità di un territorio molto vasto e vario che comprende Puglia, Basilicata, Calabria, Campania e Molise) ha dato il suo contributo in collaborazione affrontando diversi argomenti: rapporti dell’UNICEF sugli abusi e la tratta dei giovani migranti e sulla mancanza di acqua potabile, la crisi umanitaria ignorata dello Yemen, l’allarme lanciato dall’UNICEF, l’emergenza minori in Libia, e numerosi approfondimenti circa gli interventi promossi da Papa Francesco a favore delle popolazioni africane in difficoltà.

L’accorato appello, di Padre Zanotelli, è stato accolto anche dalla testata giornalistica telematica, www.andrialive.it, (gli articoli sono condivisi dall’intero network live -livenetwork.it- comprendente altre 22 città dell’area nord e sud barese) pubblicando settimanalmente notizie dell’Africa e del mondo: Una finestra aperta sull’Africa e sul mondo”. Diverse le tristi realtà messe in luce: dalle difficili situazioni che colpiscono il Congo, la Nigeria, il Sud Sudan, il Pakistan, la Repubblica Democratica del Congo, alla condizione, di non vita, di tantissimi minori, e la realtà dei cristiani perseguitati.

Puntare i riflettori, parlare di queste brutture serve a smuovere le nostre coscienze e a guidare in modo più consapevole il nostro pensiero sull’”Africa”: Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati”. (dal Vangelo secondo Matteo 7,1-2).

Nell’ambito della 104^ Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, l’evento clou organizzato dalla Diocesi di Andria, si terrà Mercoledì 31 gennaio 2018 alle ore 19:00 presso l’Auditorium Mons. Di Donna in via Saliceti ad Andria.

Sembra doveroso ricordare che l’obiettivo di questo convegno, con la straordinaria partecipazione di Padre Alex Zanotelli, non è mero eroismo, bensì un tentativo di sensibilizzare molti, facendo leva su una precisa conoscenza di quei drammi e di quelle lotte che interessano non solo i popoli africani e che spesso i media nazionali nascondono.

La comunità e la città tutta sono invitate a partecipare.


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So che tutto ha un senso. Nulla succede per caso. Tutto è dono. L'umanità è meravigliosa ne sono profondamente innamorato. Ciò che mi spaventa e mi scandalizza, non è la debolezza umana, i suoi limiti o i suoi peccati, ma la disumanità. Quando l'essere umano diventa disumano non è capace di provare pietà, compassione, condivisione, solidarietà.... diventa indifferente e l'indifferenza è un mostro che annienta tutto e tutti. Sono solo un uomo preso tra gli uomini, un sacerdote. Cerco di vivere per ridare dignità e giustizia a me stesso e ai miei fratelli, non importa quale sia il colore della loro pelle, la loro fede, la loro cultura. Credo fortemente che non si dia pace senza giustizia, ma anche che non c'è verità se non nell'amore: ed è questa la mia speranza.

1 COMMENTO

  1. È esatto invitare tutti a partecipare a questo evento informativo. Spero che intervengano le autorità cittadine e regionali, per un aiuto governativo. La politica deve prendersi le responsabilità verso i più deboli, è anche questo il loro dovere

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