Salvini, Conte e Di Maio invece?

Caro Direttore,

la nave bloccata al largo di Lampedusa è l’esempio del nuovo che governa questo disgraziato Paese. È mai possibile che cinquanta poveracci in balia del mare siano una minaccia allo Stato italiano? È possibile che i suddetti poveracci siano pericolosi perchè a soccorlerli è una Ong diretta da Luca Casarini, personaggio estremista di sinistra quanto Salvini lo è di destra? Infine, è mai possibile che l’invasato Truce stracci il diritto del mare, i trattati internazionali, e persino il diritto alla vita degli innocenti che manco Erode? Basta il pretesto Casarini? E c’era forse un Casarini sulla nave Diciotti per la quale il ministro è in attesa di essere graziato dal suoi complici dei Cinquestelle? Queste domande hanno una sola risposta, per quanto mi riguarda. La risposta è:Vergogna.

Che Salvini non abbia alcun senso della vergogna è ormai noto a tutti, adesso abbiamo la certezza che non l’hanno neanche i suoi reggicoda Conte e Di Maio, premier e vicepremiemer pavidi e aggrappati alla poltrona. Cinquanta poveracci rappresenterebbero addirittura una minaccia per lo Stato. Addirittura! Un barcone di sfigati che mette a repentaglio un Paese come il nostro… Allora, o quei poveracci sono peggio dell’esercito di Napoleone o siamo un Paese di cartapesta.

La verità è che il nostro ministro della sicurezza bada solo ai sondaggi, alle prossime elezioni europee e nazionali, a dettare il suo primato legofascista. Dell’Italia a lui non frega nulla. Altrimenti non avrebbe disertato tutte le iniziative europee per riformare le regole sull’immigrazione. Se, infatti, le regole fossero state cambiate, su che pizzo Salvini poggerebbe la sua campagna quotidiana per diffondere paure e insicurezza? Questo è il suo jolly in una partita di governo che sta solo portando il Paese al disastro economico, all’isolamento internazionale, alla corte di Putin e dei sovranisti, senza sottovalutare i grillini che ci vendono a pezzi ai cinesi.

Ora, è evidente che Salvini ha sempre più bisogno di torturare uomini donne e bambini sballottolati in mare, per sentirsi forte e condottiero in un’Italia di gente che lui lavora giorno e notte a spaventare. Che cos’ha a che fare tutto ciò con la nobiltà della politica? Con la solidarietà verso i deboli? Con la pietà umana? Nulla. E che cosa c’entra con la Bibbia e il rosario esibiti e che, a dire il vero, ultimamente il Truce ha messo un soffitta? E che cosa c’entra con il dirsi buon padre di famiglia? Cosa racconta ai suoi figli?

Caro Direttore, ho l’impressione e anche la speranza che la corda di Salvini, prima o poi, sarà la sua condanna. Si spezzerà, perchè non può reggere a lungo questo spettacolo indecente. Gli italiani adesso lo applaudono come una massa di intontiti. Ma verrà il giorno che si sveglieranno, quando vedranno i loro interessi veri (danaro e lavoro) squagliarsi a poco a poco. Il vento cambierà, ci si può scommettere.

E io scommetto sulla vocazione del nostro splendido Paese a voltare gabbana appena il vento gira. Fate presto!


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Pugliese errante, un po’ come Ulisse, Antonio del Giudice è nato ad Andria nel 1949. Ha oltre quattro decenni di giornalismo alle spalle e ha trascorso la sua vita tra Bari, Roma, Milano, Palermo, Mantova e Pescara, dove abita. Cominciando come collaboratore del Corriere dello Sport, ha lavorato a La Gazzetta del Mezzogiorno, Paese sera, La Repubblica, L’Ora, L’Unità, La Gazzetta di Mantova, Il Centro d’Abruzzo, La Domenica d’Abruzzo, ricoprendo tutti i ruoli, da cronista a direttore. Collabora con Blizquotidiano.  Dopo un libro-intervista ad Alex Zanotelli (1987), nel 2009 aveva pubblicato La Pasqua bassa (Edizioni San Paolo), un romanzo che racconta la nostra terra e la vita grama dei contadini nel secondo dopoguerra. L'ultimo suo romanzo, Buonasera, dottor Nisticò (ed. Noubs, pag.136, euro 12,00) è in libreria dal novembre 2014. Nel 2015 ha pubblicato "La bambina russa ed altri racconti" (Solfanelli Tabula fati). Un libro di racconti in due parti. Sguardi di donna: sedici donne per sedici storie di vita. Povericristi: storie di strada raccolte negli angoli bui de nostri giorni. Nel 2017 ha pubblicato "Il cane straniero e altri racconti" (Tabula Dati).