Una mamma: “Se penso a cosa sarebbe potuto accadere rabbrividisco. Ed è x qst che vi ringrazio x il lavoro di informazione e formazione che fate

La professione infermieristica è ormai consolidata su principi di formazione continua, inserendosi già da tempo nei vari ambiti di prevenzione, cura e riabilitazione.

Negli ultimi vent’anni la formazione universitaria, l’aggiornamento professionale e la formazione post laurea hanno dato forma ad un professionista in grado di operare nei vari contesti, ottenendo ottimi risultati.

La cultura della prevenzione e della gestione dell’emergenza è indispensabile per riuscire a salvare il maggior numero di vite possibile e prevenire danni secondari. L’ostruzione delle vie aeree, ad esempio nel caso di un bimbo che non riesce a deglutire il cibo ingerito, può causare il decesso e comporta la necessità di un intervento appropriato e tempestivo, in attesa dell’intervento del soccorso avanzato.

In quest’ottica il Collegio IPASVI BAT,(Ente di Diritto Pubblico che rappresenta gli Infermieri della BAT), promuove a titolo gratuito per il terzo anno consecutivo il progetto denominato “Scuole Sicure” relativamente alla disostruzione delle vie aeree nel lattante e nel bambino.

Abbiamo intervistato l’istruttore IRC Paolo Barile e l’infermiere Vincenzo Maldera, entrambi consiglieri IPASVI BAT.

Paolo, a chi si rivolge Scuole Sicure?

Il progetto è rivolto agli operatori scolastici, dal dirigente al personale di supporto ed ai genitori dei bambini degli asili e scuole primarie in cui è presente il servizio di mensa scolastica. Hanno preso parte in alcuni casi con soddisfazione di tutti anche i nonni. Lo scopo è quello di fornire informazioni su “cosa fare”, “cosa non fare” e “come fare” a gestire al meglio situazioni impreviste  di emergenza urgenza tempo dipendenti.

Obbiettivo del progetto è quello di promuovere la cultura del soccorso mediante l’addestramento alla esecuzione di manovre di disostruzione delle vie aeree, in attesa dell’arrivo del soccorso avanzato (112-118). Tanto in osservanza delle linee guida internazionali e nazionali.

Vincenzo, sono molti i casi di soffocamento da ostruzione?

In effetti, il progetto assume particolare rilevanza a fronte dei dati diffusi in merito al numero di decessi per soffocamento da ostruzione delle vie aeree negli under 14 che si attestano sui 50 casi annui a fronte di circa 300 episodi e che rappresentano la seconda causa di morte nei bambini in età compresa tra 0 e 4 anni.

Altro dato emblematico è che in Italia solo il 5% della popolazione dispone delle  necessarie informazioni, mentre ad esempio negli USA si parla del 60%.

Negli Istituti scolastici ove si è tenuto il corso abbiamo raccolto a priori i seguenti dati:

  1. il 100% dei partecipanti ha ammesso di aver assistito ad un ostruzione delle vie aeree prevalentemente causata da liquidi risolta spontaneamente con l’attivazione del riflesso della tosse;
  2. il 50 % ha dichiarato di aver assistito o provato un ostruzione delle vie aeree da materiale alimentare;
  3. il 40 % ha dichiarato di aver assistito o provato ad un ostruzione delle vie aeree da inalazione di acqua di mare;
  4. il 4% ha dichiarato di aver assistito ad ostruzione lieve delle vie aeree in età pediatrica risoltasi spontaneamente
  5. in un caso il ricorso a cure mediche.

Come si articola il progetto?

Gli incontri sono tenuti da infermieri esperti in tecniche di rianimazione negli adulti (BLSD) e nei bambini (PBLSD) con certificazione nazionale IRC.

Il corso è suddiviso in due sessioni: una teorica di 45’ minuti ed una pratica di 90’, con la costituzione di isole di lavoro in cui i partecipanti hanno modo di esercitarsi su manichini dedicati su quanto assimilato durante la sessione teorica, affiancati da un infermiere esperto in tecniche rianimatorie.

Al termine di ogni incontro il Collegio IPASVI BAT dona ad ogni scuola un poster (50X70) con le immagini, organizzate in flow chart, che riproducono le manovre di disostruzione per lattante e bambino ivi compresa la chiamata dei soccorsi.

Paolo, Scuole Sicure ha già alle spalle una storia di tutto rispetto…

Direi di sì. A parte le prime edizioni “test” si sono tenute 18 edizioni successive con numero di partecipanti compresi tra trenta, per gli asili nido, e centocinquanta per le scuole primarie per ciascuna edizione.

Gli incontri hanno soddisfatto la necessità formativa dei partecipanti ed hanno colmato molti dubbi in merito, aumentando la percentuale della comunità scolastica formata per l’obiettivo e riducendo i rischi di soffocamento e di decesso per i principi di prevenzione e di intervento trattati in dettaglio.

Quanto è gratificante essere un operatore di “Scuole Sicure”?

L’evidenza maggiore ci è stata data da una mamma che, a tre giorni dall’incontro, ha messo in pratica sulla propria bambina le manovre insegnatele per un’ostruzione delle vie aeree.

Questo è il messaggio che ci è stato recapitato su WhatsApp:

“Voglio condividere con voi quanto è accaduto questa sera a mia figlia di 18 mesi, affinché sia l’input, caso mai ce ne fosse bisogno, afare sempre meglio ciò che fate già molto bene…affinchè sia la leva nelle giornate in cui a tutti noi professionalmente capita di dire chi me l’ha fatto fare e soprattutto lo faccio x ringraziarvi…

Ho partecipato all’incontro tenutosi presso il Nido Comunale a Barletta e ho assistito alla dimostrazione che enfasi e professionalità i vostri membri hanno tenuto e a questo punto devo dire anche con efficacia perché questa sera al posto di quel manichino utilizzato durante l’incontro, c’era mia figlia!!!

È stato un attimo… un pezzetto di cioccolato, probabilmente ancora con una piccola parte di involucro… la tosse… ancora ripetuta e poi subito dopo attimi infiniti di silenzio… il colore cianotico… la saliva dalla bocca… il terrore negli occhi degli altri presenti… e poi l’ho messa sulle gambe in posizione declive, 5 colpi interscapolari e ha ricominciato a tossire ma non sembrava sufficiente non ero riuscita a disostruirla e poi proprio mentre eravamo in ascensore pronti ad andare al PS ho fatto un altro tentativo e ha cominciato a piangere e ha espettorato!!!

Non sono mai stata così felice che lo abbia fatto… ora dorme di fianco a me, non siamo più andati al PS xké non ce n’è stato bisogno ma se penso a cosa sarebbe potuto accadere rabbrividisco. Ed è x qst che vi ringrazio x il lavoro di informazione e formazione che fate”.

Paolo, siamo commossi…

Anch’io. E vi assicuro che quando ho letto questo messaggio e tutte le volte che lo rileggo durante gli incontri nelle scuole mi emoziono ancora, non solo per il lieto fine, ma per la consapevolezza che il lavoro che stiamo facendo è il motivo per cui faccio questo mestiere: essere un professionista che con il suo sapere è d’aiuto al singolo ed alla collettività, facendo formazione ed informazione allo scopo di tutelare la salute e nello specifico salvare la vita, “perchè chi salva un bambino salva il mondo intero”.

Vincenzo, è giunto il momento di salutarci, ma non prima di aver date le informazioni necessarie per chi volesse contattarvi.

Ogni città della provincia Bat, inserita nel progetto Scuole Sicure, ha un coordinatore di riferimento a cui i dirigenti scolastici potranno anche per il futuro rivolgersi :

  • Andria: Paolo BARILE 3397845285
  • Trani: Vincenzo MALDERA3480353592
  • Barletta: Daniela PAOLILLO 3201964780
  • Bisceglie: Vincenzo RICCHIUTI330860602
  • Canosa-Minervino-Spinazzola: Maria Carmela CUSTODE3471290909.
  • Trinitapoli – S. Ferdinando-Margherita: Michele CALABRESE3209261942
Paolo Barile

Infermiere

U.O.S.V.D.Endoscopia Digestiva P.O. Andria ASL BT

Consigliere IPASVI BAT

Istruttore IRC

 

Vincenzo Maldera

Infermiere

U.O. Rianimazione P.O. Bisceglie ASL BT

Consigliere IPASVI BAT

Master in Area Critica ed Emergenza

 


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La mia fortuna? Il dono di tanto amore che, senza meriti, ricevo e, in minima parte, provo a restituire. Conscio del limite, certo della mia ignoranza, non sono mai in pace. Vivo tormentato da desideri, sempre e comunque: di imparare, di vedere, di sentire; di viaggiare, di leggere, di esperire. Di gustare. Di stringere. Di abbracciare. Un po’ come Odysseo, più invecchio e più ho sete e fame insaziabili, che mi spingono a correre, consapevole che c’è troppo da scoprire e troppo poco tempo per farlo. Il Tutto mi asseta. Amo la terra di Nessuno: quella che pochi frequentano, quella esplorata dall’eroe di Omero, ma anche di Dante e di Saba. Essere il Direttore di "Odysseo"? Un onore che nemmeno in sogno avrei osato immaginare...