
Puoi chiedere il divorzio se tua moglie non te la sa preparare…
Tutti dicono che non si è stati in Puglia se non si sono gustate le mozzarelle o le orecchiette con le cime di rape. Bene: si può dire esattamente la stessa cosa per una tiella di patate, riso e cozze. Pensate che un vecchio buongustaio amava dire che era lecito chiedere il divorzio da una moglie che non fosse capace di preparare questo piatto tipico della cucina barese.
Dunque, a scongiurare eventuali crisi matrimoniali, eccovi subito la nostra ricetta.
Ingredienti
- 500 g di cozze
• 150 g di riso arborio
• 700 g di patate
• 400 g di pomodori
• 1 cipolla
• 2 cucchiai di prezzemolo
• 1 spicchio d’aglio
• 30 g di pecorino grattugiato
• 30 g di parmigiano grattugiato
• 1 dl e 1/2 circa d’olio
• sale
• pepe
Come si fa
Innanzitutto, le cozze devono essere ben ripulite e risciacquate abbondantemente sotto acqua corrente. Quindi, apritele con un coltellino senza staccare il mollusco da una delle due valve (a meno che non vogliate eliminare del tutto i gusci: de gustibus…). A parte, preparate aglio e prezzemolo tritato, mondate le patate della buccia e affettatele a rondelle dello spessore di circa mezzo cm. Bagnate con olio il fondo della teglia e cospargetela di cipolla tagliata sottilmente, pomodori in pezzi e il trito di prezzemolo e aglio. Distribuite una metà delle patate, del pecorino e del parmigiano e aggiungete le cozze e il riso (crudo, non già bollito!). Quindi, stendete un secondo strato di patate, pomodori, pecorino e parmigiano. Bagnate il tutto con olio EVO, aggiungete sale e pepe e acqua fino a metà altezza della teglia. Non resta che cuocere il tutto, ma, badate bene, con due operazioni differenti: prima la tiella va posta su un fornello il tempo necessario di portare l’acqua a bollore; dopodiché, la si mette in forno, già caldo, a 200°, dove cuocerà per 40 minuti. Regolate il tempo in modo da poter sfornare e servire 20 minuti prima di mettervi a tavola: #evedicosatimangi!
D’estate, molti amano preparare questo piatto il giorno prima, per mangiarlo freddo il giorno dopo: una variante da provare.