La Metamedicina è un approccio olistico, ovvero una disciplina che intende l’essere umano nella sua interezza, vale a dire come un insieme di corpo, mente, anima e spirito. Sarebbe giusto definirla “scuola di felicità” che conduce al risveglio della coscienza, perché, quando siamo felici se non quando siamo consapevoli delle nostre dinamiche, del nostro valore e dunque quando siamo sovrani della nostra vita? A rispondere è Filomena Lamacchia, consulente di Metamedicina e operatrice di Riflessologia Plantare e Corporea.

Ciao, Filomena. Cosa si intende per “Metamedicina”?

La Metamedicina è un approccio olistico, ovvero una disciplina che intende l’essere umano nella sua interezza, vale a dire come un insieme di corpo, mente, anima e spirito.

Da molti viene definita un approccio terapeutico su base psicosomatica, da qualcun altro la scuola delle emozioni…a me piace definirla la scuola della felicità e mi piace altresì definirla la scuola del risveglio della coscienza, e se vogliamo, queste ultime due definizioni sono legate tra loro, perché, quando siamo felici se non quando siamo consapevoli delle nostre dinamiche, del nostro valore e dunque quando siamo sovrani della nostra vita?

La Metamedicina si occupa proprio di questo: di farci comprendere quali sono le dinamiche inconsce che ci muovono e influenzano le nostre scelte, la nostra vita ed anche, come afferma la PNEI (Psico Neuro Endocrino Immunologia), la nostra salute e quali le lezioni da apprendere per la nostra evoluzione, che si celano dietro un sintomo, considerato dunque un messaggero e non mera sfortuna. E’ solo quando ne abbiamo consapevolezza, che possiamo scegliere di cambiare.

Inoltre i grandi psicoanalisti, da Freud a Jung, hanno dimostrato come, della vita che viviamo tutti i giorni, siamo consapevoli solo del 5%, il 95% di situazioni, sentimenti, emozioni ed atteggiamenti che ci troviamo a vivere, nell’arco di una giornata e di una vita intera, sono situazioni inconsce, automatismi.

In questo interviene la Metamedicina: in questo percorso di consapevolezza e di crescita, la Metamedicina ci aiuta a sviluppare quella Maturità Emotiva funzionale per noi, affinché possiamo vivere una vita nella piena armonia, fornendo a chi si rivolge ad essa, attraverso un consulto, un workshop o un corso di formazione, gli strumenti per prendere consapevolezza delle dinamiche che governano la propria vita, per  comprendere quali sono le cause scatenanti dei propri sintomi e dei propri disagi, attraverso un approccio di tipo femminile ed induttivo, basato sulla Maieutica Socratica, ovvero tirando fuori la Verità di ognuno, il nostro principio unico, sapendo che nella vita, non è quello che ci accade che ci condiziona, ma come ognuno di noi reagisce a quello che gli accade.

Riassumendo, dunque, la Metamedicina è uno strumento che attraverso l’ascolto profondo ci invita all’Amore ed alla Compassione per andare oltre quella che potrebbe essere una lettura in chiave medica di un sintomo, dove per sintomo siamo pronti a prendere in considerazione tanto il sintomo fisico (congiuntivite, cistite, dolore al ginocchio, infiammazione di un organo, etc), quanto tutta quella serie di disagi, di situazioni, di difficoltà che ci troviamo ad affrontare nelle relazioni amicali e sentimentali, nell’ambito lavorativo, nell’ambito familiare, etc… ed arrivare la principio unico di ognuno di noi, attraverso dunque un approccio induttivo e femminile più profondo di guarigione.

Notiamo bene che dunque la Metamedicina non intende assolutamente sostituire la Medicina ma bensì integrarla poiché siamo corpi che richiedono cura ed anime che richiedono guarigione.

Giusto definirci cocreatori della nostra vita e felicità?

A tal proposito, invito i lettori a leggere il primo capitolo del best seller della fondatrice della Metamedicina, Claudia Rainville, “Metamedicina 2.0, Ogni sintomo è un messaggio” dove si comprende bene il concetto di Responsabilità e di quanto sia nostra, la responsabilità di quanto ci accade.

Alla luce di quanto detto fin’ ora è evidente quanto la nostra presa di coscienza possa influire sugli avvenimenti della nostra vita: tanto più sono consapevole di quali dinamiche si muovono in me, influenzando la mia vita, di quali automatismi si innescano affinché determinate situazioni si verifichino nella mia vita, tanto più avrò la capacità di modificarle e tanto più sarò autore della mia vita e dunque della mia felicità, dove per felicità si intende non l’assenza di eventi spiacevoli e depotenzianti, ma essere in possesso di strumenti che mi permettono di comprendere quegli eventi e poterli affrontare senza  assumere un atteggiamento di vittima e senza restare nella sofferenza per settimane, nell’ attesa che gli eventi cambino.

Chiedendoci qual è il significato del nostro sintomo, del nostro disagio, attingiamo alla nostra Responsabilità al sintomo.

Spesso si associa il concetto di responsabilità al senso di colpa, in realtà farci responsabili di una situazione ci aiuta a comprendere che se ho creato io quella situazione, posso avere tutti gli strumenti per risolverla.

Il concetto di responsabilità dunque, ha a che fare, se vogliamo, con il nostro valore, con il potere che abbiamo sugli eventi: più grande è la responsabilità che ci assumiamo, maggiore è il nostro potere sugli eventi. E quando sentiamo che abbiamo potere, possiamo evitare di delegare la nostra salute e le nostre dinamiche agli altri.

Per non incorrere in fraintendimenti, sarebbe corretto non confondere la medicina alternativa con la dimostrazione scientifica?

Parte della risposta a questa domanda, è stata data nelle risposte precedenti: la Metamedicina, come altri approcci che qui vengono definiti alternativi, li definirei piuttosto complementari ed essendo noi anime che vivono in un corpo fisico, non si può assolutamente esulare né dalla cura elargita dalla Medicina, né dalla guarigione che passa attraverso prese di coscienza, attraverso altri approcci quale la Memamedicina.

La Metamedicina si basa sulla casistica, a differenza della Medicina che si fonda sulla statistica; casistica offerta dall’esperienza empirica di oltre 38 anni portata avanti dalla Fondatrice Claudia Rainville, che da microbiologa, con tutti i suoi danni biologici ha saputo fare dei suoi dolori la base di partenza di questo approccio da molti definito terapeutico, incontrando migliaia di persone.

Abbiamo altresì detto che la Metamedicina attinge a basi di psicosomatica, quella psicosomatica che fino a 10 anni fa era considerata un’eresia, ma veniva utilizzata comunque ogni qualvolta in cui non si riusciva a trovare, in campo scientifico, un senso ad un sintomo, attribuendo la causa all’ansia e allo stress; mi piace definire questa diagnosi, una diagnosi psicosomatica ad ampio spettro.

Ora se vogliamo tutto il lavoro della psicosomatica è stato preso in carico dalla PNEI (che abbiamo menzionato nelle righe precedenti) che è una scienza che ha per studio la correlazione tra emozioni ed organo bersaglio, pertanto la scientificità può essere data proprio dalla PNEI tanto sfruttata in questo periodo in tanti ambiti.

Progetti futuri?

La Metamedicina per me è stata un “Ritorno a casa”: attraverso quell’ascolto profondo riesco davvero ogni volta a tonare alla mia Anima e mi sento davvero serena anche negli eventi più burrascosi della mia vita, pertanto uno strumento così bello, così utile, così veloce ed accessibile a tutti, non può che essere divulgato, per cui intendo davvero far conoscere a tutti la Metamedicina.