C’è in Turchia, in Italia no: scatta il contatore!
Se ci fosse l’aria condizionata nelle scuole si potrebbero fare molte cose: si potrebbe, ad esempio, modificare il calendario scolastico e fare come in Germania, dove ci sono più pause di tre settimane ma nessun periodo di tre mesi, lunghissimo, durante il quale gli adolescenti del XXI secolo trovano ampio spazio/tempo per dare il peggio di sé.
L’aria condizionata nelle scuole è molto diffusa in Turchia. Nella civilissima ed arrogante Italia, no.
Da dirigente ho provato ad attrezzare con condizionatori tre/quattro aule perché almeno gli orali degli esami di Stato potessero svolgersi in condizioni accettabili. Poi trovai i fondi per attrezzare più aule, ma dovetti fermarmi davanti ad un onesto fornitore che mi fece osservare: “Preside, se li accendi tutti, scatta il contatore!”.
Perché scatta il contatore? Perché gli Enti locali (i Comuni per le scuole primarie e le Province per le scuole secondarie) non sono capaci di modificare gli impianti e i contratti di fornitura con l’Enel.
Le cose stanno così: arrivano centinaia di migliaia di euro con il PNRR per comprare i visori e i giocattoli elettronici di ultima generazione, per fare finta di digitalizzare l’istruzione e poi arrivati a giugno bambini e adolescenti sono abbandonati a se stessi, con i genitori che strapagano colonie estive gestite da privati.
Bisogna ritornare al principio di sussidiarietà, secondo cui le esigenze si gestiscono dal basso e non dal centro del potere supremo.
Con pochi soldi e buon senso i quartieri potrebbero tornare ad essere vissuti d’inverno e d’estate; l’azione educativa potrebbe dimostrarsi più costante; le famiglie con bambini potrebbero vivere un po’ più serenamente; gli anziani potrebbero andare a scuola e utilizzare le biblioteche scolastiche; potrebbero leggere un libro insieme ai nipoti; le associazioni del quartiere potrebbero organizzare iniziative; si potrebbe cantare insieme; si potrebbe suonare e ascoltare musica. Si potrebbe, insomma, vivere in modo meno virtuale e più umano!