«The person fumbling here is me /A different way to be
La persona che va alla cieca qui sono io / Un modo differente di stare al mondo»
(The Cranberries)
Ogni tanto me lo chiedo. La gente ha sete: chi la disseterà?
Vedo persone assetate ovunque. Vedo giovani assetati ovunque.
Non sempre vedo sorgenti d’acqua.
Mi capita più spesso di vedere fonti inquinate, drogate, che creano asservimento e dipendenza, che mirano solo a svuotarti, usarti, sfruttarti, manipolarti.
Mi è capitato di assistere alla partenza di un treno che avrebbe condotto una marea di giovani in una discoteca della riviera romagnola: ne sono rimasto allibito pur non ritenendomi un bacchettone. Sembrava la fiera della carne in vendita. In un bordello non mi sarei sentito più a disagio.
Mi sono chiesto la ragione del perché una giovane ragazza si vesta così. Mi sono chiesto se i suoi genitori l’abbiano vista mentre usciva di casa. E so che molti ora penseranno che l’abito non fa il monaco e che ognuno è libero di vestirsi come vuole. Lo penso anch’io.
E infatti io non giudico. Io, solo, mi interrogo.
Mi chiedo cosa spinga a comportarsi così. Cosa induca a vendersi in massa, ad arrendersi alla massa. Non credo sia solo una questione di bisogno di accettazione da parte del branco o di bisogno di riconoscimento. Ovvio, ci sono anche motivazioni come queste. Ci sono sempre state, anche quando teenager eravamo noi della generazione X.
Ma credo ci sia dell’altro che non so ben identificare. Mi pare ci sia un surplus di disorientamento. Vedo seti non corrisposte. Non soddisfatte. E vedo un grido autentico che dovremmo essere noi adulti a cogliere. Solo che noi adulti siamo troppo impegnati a fare a nostra volta i teenager, irretiti nella sindrome di Peter Pan, ammaliati dal mito dell’eterna giovinezza.
In una parola: immaturi.
C’è speranza?
C’è sempre speranza.
E siamo all’inizio di un nuovo anno scolastico.
Toccherà ancora una volta rimboccarsi le maniche, spendersi un giorno alla volta, sbattersi per un mondo migliore, seminare senza aver cura del frutto che arriverà quando arriverà.
Ma arriverà.
Anche se non saremo noi a raccoglierlo.
Buona scuola a tutti.
Buona vita in particolare ai giovani.
Buona sete.
Che siano fresche e pure le vostre sorgenti.
U2: «But I still haven’t found what I’m looking for – Ma non ho ancora trovato quello che sto cercando».
Pink Floyd: « Can you show me where it hurts? – Mi fai vedere dove hai dolore?».
Sting: «On and on the rain will fall / Like tears from a star, like tears from a star /On and on the rain will say / How fragile we are, how fragile we are – La pioggia continuerà a cadere su di noi / come lacrime da una stella, come lacrime da una stella / La pioggia continuerà a dirci /quanto siamo fragili, quanto siamo fragili».
Mi leggi nel pensiero…non potresti dire meglio !!
Io sono la prima ad aver sete !
Grazie, Susanna.
Tra assetati, ci si riconosce!