Massacrata di botte per non aver indossato l’hijab (velo islamico) in modo corretto

Un fiorellino tenero,

abbattuto da pezzi di ghiaccio,

freddi, taglienti

come randellate insulse.

Piovra inumana

che fagocita

l’ordine umano delle cose,

inchiostro nero utilizzato

non per difesa,

ma per pura arroganza di verità.

Quel fiore ha donato

il suo seme, sua eredità

di vita semplice e

desiderosa di sbocciare.

Ritorno alla terra

per rinascere vittorioso

nella ribellione dei giusti.


FontePhotocredits: Ideophagous, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons
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Mi chiamo Monica Fornelli e scrivo sin da piccolina. Sono una docente di francese appassionata di somatopsichica; lo stare bene per me è essenziale per cui da sempre scrivo per “ricrearmi” un mondo ideale in cui tuffarmi e potermi riequilibrare abbracciando me stessa e al contempo abbracciare virtualmente chi vorrà leggermi. Ho partecipato a vari concorsi nazionali e internazionali tra cui “Il Papavero d’Oro“, “Levante” indetto dalla rivista Radar Sei, “On the air”, “Nino Palumbo”, ottenendo vari riconoscimenti e menzioni in giornali locali come “la Gazzetta del Mezzogiorno“ e “Meridiano Sud”. Alcune mie poesie sono presenti in antologie quali “Fiori Amori” e “Le stagioni” ed. Barbieri; “Parole senza peso” ed. Writers, “Nitriti al vento“ ed. La Conca, “Il Federiciano” ed. Aletti. Nel 2011 è uscita la mia prima raccolta dal titolo “I colori della vita” (ed. Albatros) presentata anche alla fiera del libro di Torino.