Nobel per la Letteratura 2022

Il Premio Nobel per la Letteratura 2022 è andato alla scrittrice franese Annie Ernaux L’Accademia di Stoccolma ha, infatti, premiato la Ernaux “per il coraggio e l’acutezza clinica con la quale scopre le radici, gli allontanamenti e i vincoli collettivi di memorie personali“. Il suo iter verso la professione di scrittrice è stato arduo e tortuoso, ciononostante non ha mai smesso di lottare contro le disparità di genere.

“Lotterò fino al mio ultimo respiro affinché le donne possano scegliere se essere madri o meno: la contraccezione e il diritto all’aborto sono un diritto fondamentale, la matrice della libertà delle donne”: ha detto il neo Premio Nobel per la Letteratura dalla sede dell’editore Gallimard a Parigi, sostenendo, inoltre, in merito alla recente elezione di Giorgia Meloni che “nella storia la destra non è mai stata favorevole alle donne”.

Di umili origini, nata in Normandia, la 82enne Annie Ernaux, pur riconoscendosi in uno stile classico,   si definisce “etnologa di se stessa”. In romanzi quali “Gli anni”, “Gli armadi vuoti” e “La donna gelata” vengono affrontati temi legati all’aborto, la monotonia del matrimonio incarnando lo stereotipo della casalinga perfetta negli Anni Sessanta.

In una recente intervista, a proposito de “Gli anni”, il suo più celebre lavoro, la Ernaux ha detto: “Il motivo che mi ha spinta a scrivere ‘Gli anni’ non era quello di lottare contro l’imposizione dello sguardo maschile, ma di mostrare come lo scorrere del tempo fosse percepito dalle donne in modo del tutto diverso rispetto agli uomini. Racconto la storia della Francia dagli Anni Quaranta fino ai giorni nostri, filtrata dalla sensibilità femminile: se lo avessi scritto secondo la visione maschile, di sicuro il risultato finale del libro sarebbe stato molto diverso. Ne ‘Gli anni’ – aggiunge – insisto sulle metamorfosi che le donne hanno subito, sugli eventi che le hanno cambiate: ripenso alle donne degli Anni Cinquanta, ripenso a mia madre paragonandola alla donna che sono oggi, alla donna del tutto diversa dal passato che sono diventata. Al centro del libro infatti vi è proprio questa evoluzione della donna nel tempo, in un confronto inesauribile fra ciò che era e ciò che è, fra il passato e il presente“.


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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.