Seconda parte

Nel mio precedente articolo vi avevo parlato del rapporto scaramantico che hanno i cinesi con i numeri, in particolare l’otto e il quattro, accennando alla stranezza della data d’inaugurazione delle da poco concluse Olimpiadi Invernali di Pechino, e cioè il 4 (numero infausto) febbraio.

In realtà, anche stavolta la scelta della data non è stata certo lasciata al caso, perché in cinese la data si scrive al contrario rispetto a come la scriviamo in Italia (anno/mese/giorno), quindi il quattro febbraio è il 2/4, numero che ricorda quello dell’edizione di queste Olimpiadi (cioè la numero 24). Inoltre, secondo l’astrologia solare, 24 sono i cicli solari dell’anno, e inoltre il quarto giorno dell’anno, chiamato 立春 (lì chun), che quest’anno cade proprio il 4 febbraio, segna l’inizio della prima fase solare e perciò, nonostante la presenza del numero 4, si può dare che si tratta di una data propizia.

Tornando al significato dei numeri per i cinesi, vi voglio parlare di come i numeri vengano utilizzati anche per esprimere frasi, con una sorta di codice numerico in sostituzione dei caratteri, ma questo è un fenomeno più recente, non propriamente legato alla tradizione.

Per esempio, visto che di recente si è festeggiato San Valentino, che non corrisponde alla festa degli innamorati cinese (ci ho scritto un articolo in passato), ma per ovvi motivi commerciali si festeggia anche qui, parto subito da 520 (wu, er, ling) che vuole dire “Io ti amo” (我爱你 wo ai ni), da non confendere con 250 (erbaiwu), che invece è un insulto simile al nostro “idiota, deficiente”, ma anche il solo numero 2.

Il numero 11 invece è un doppio 1, quindi rappresenta due persone che non stanno insieme, quindi è il numero dei single.

In altre espressioni, la pronuncia del numero ricorda quella del carattere che si vuole pronunciare. Pe resempio, 1314 (yi, san, yi, si) significa 一生一世 (yishengyishi), cioè “Per sempre, per tutta la vita”.

Naturalmente, questo modo di comunicare è tipico dei più giovani, i più adulti e soprattutto gli anziani non scrivono messaggi con i numeri, o addirittura ne ignorano il significato, a dimostrazione che in ogni società, occdentale o orientale che sia, i giovani riescono a sviluppare un linguaggio slang basato sulle peculiarità della propria lingua, un modo di esprimersi che spesso fa storcere il naso agli intellettuali e ai puristi della lingua, ma che non andrebbe sottovalutato.

Le lingue non sono monoliti, i linguaggi si evolvono, anche in forme che non piacciono a tutti, ma che tra qualche anno potrebbero essere considerate normali.