Buon anno della Tigre!

I cinesi sono un popolo notoriamente superstizioso, ed è particolarmente curioso il loro rapporto con i numeri.

Anche in Italia abbiamo numeri funesti (pensiamo al 13 o al 17), o fortunati, come il 3 che è il numero perfetto.

La Cina non è un paese cattolico, quindi il 13 non ha la stessa valenza, così come il 17 non può essere l’anagramma di VIXI, visto che nel Paese del Dragone non si sono mai usati i numeri romani (e neanche la lingua latina).

A tal proposito, forse non tutti sanno che anche i numeri in Cina sono scritti in caratteri (vedi foto di apertura dell’articolo), ma che ormai sono stati quasi del tutto soppiantati dai numeri “indo-arabi”, e non “arabi” come si dice erroneamente, visto che i numeri arabi sono ben diversi.

Negli ultimi anni, soprattutto fra i giovani, si è diffusa  un’espressione composta da tre numeri, e cioè 666.

Immagino che i lettori cristiani possano aver fatto un balzo dallo spavento alla lettura di tale diabolico numero, ma in cinese ha un significato decisamente diverso.

6 (liù) in cinese è quasi omofono di 流 (liú), che vuol dire “fluido, liscio, senza intoppi). Di conseguenza, 666 vuol dire “Benissimo, Ottimo, Senza problemi!”

I due numeri su cui però voglio soffermarmi, sono soprattutto il quattro e l’otto, e partirò da quest’ultimo.

Il numero 8 e il numero fortunato per eccellenza, perché la sua pronuncia (bā) è simile a quella di 发 (fā), che ha vari significati tra cui quello di “prosperità”, “ricchezza”.

Forse alcuni di voi ricorderanno che le Olimpiadi di Pechino del 2008 iniziarono l’otto agosto alle ore 8:08 di sera, e la scelta non fu certo casuale. Inoltre, molte persone richiedono di avere diversi otto nel proprio numero di cellulare e sulla targa dell’auto, e in molti locali e alberghi, la password del wi-fi è 88888888, otto volte il numero otto.

Tutto un altro discorso invece per quanto riguarda il numero 4, il numero più nefasto in assoluto, visto che in cinese si dice sì , che è molto simile a alla pronuncia di “morte”, cioè 死sǐ.

Tutto ciò che ho detto sul numero 8, avviene al contrario per quanto riguarda il 4, che dev’essere assente su password e numeri di telefono. Quando io ho comprato la mia prima scheda telefonica in Cina, l’impiegato della compagnia mi aveva chiesto se andava bene un numero comprendente un 4, facendomi notare che comunque c’era anche un 8. Un cliente cinese probabilmente avrebbe storto un po’ il naso, ma per me si trattava di un onesto e soddisfacente pareggio, perciò ho accettato senza problemi, e dodici anni dopo uso ancora lo stesso numero.

Ho sentito dire che i numeri telefonici con più 4 e privi di 8 vengono accompagnati da ottime offerte sulle tariffe, pur di convincere qualcuno ad acquistarli. A saperlo prima…

Il livello più alto e paradossale di scaramanzia su questo numero però, si raggiunge con la numerazione dei piani dei palazzi, visto che in alcuni non è presente il quarto piano, e altri sono privi anche del quattordicesimo e del ventiquattresimo, e persino del tredicesimo (1+3=4). Non si tratta di tutti i palazzi della Cina, (probabilmente neanche della maggiorparte) io stesso a Pechino ho abitato in un appartamento al quarto e in un altro al ventiquattresimo piano, ma comunque non sono pochi gli edifici in cui si evita di far apparire il numero 4.

Naturalmente non si tratta di piani vuoti, semplicemente il “quarto” piano viene nominato “quinto”, e via di seguito.

Un’altra curiosità riguardante i piani degli edifici cinesi, è che non esiste il piano terra, che di conseguenza è il primo piano, e perciò il nostro primo piano è per loro il secondo, così come avviene negli Stati Uniti, e questo può portare in errore i visitatori europei quando salgono le scale a piedi o con le scale mobili, o con l’ascensore quando si vuole scendere al piano terra e non lo si trova tra i tasti (a me ormai capita il contrario quando torno in Italia, dove puntualmente scendo al primo piano invece che al piano terra).

Tornando a parlare di numeri, ho già detto che la scelta dell’ora e della data d’inizio delle Olimpiadi estive del 2008 a Pechino fu stabilita in base alla cabala cinese, e perciò mi sono stupito quando ho saputo che le Olimpiadi invernali (Pechino è la prima città nella storia delle Olimpiadi a ospitare sia quelle estive che quelle invernali) di quest’anno inizieranno il 4 febbraio.

Se si pensa poi che i Giochi si svolgeranno durante i festeggiamenti del Capodanno cinese (quest’anno ricorre il primo febbraio), periodo in cui la scaramanzia si fa ancora più forte con tutti i rituali portafortuna di circostanza (ho scritto un paio di articoli al riguardo, l’anno scorso), e che siamo ancora nel mezzo della pandemia di Covid, sembra ancora più strana la scelta di una data così “nefasta”, ma ci auguriamo tutti che queste Olimpiadi “nella bolla”(nessuna possibilità di contatto fra atleti e membri degli staff olimpici con l’esterno,  biglietti venduti solo all’interno del Paese, a prescindere dalla nazionalità dello spettatore) vadano al meglio, che prevalga lo spirito sportivo su quello politico e che sia un buon anno della Tigre per tutti.

虎年快乐 Hu nian kuaile! (Appunto: Buon anno della Tigre).