Troppa bellezza per un giorno solo

Già le abbiamo mancato di rispetto, scrivendo di lei, dopo Lecce (le due città e i loro abitanti sono da sempre rivali), ora non possiamo proprio più esimerci da raccontarvi della città capoluogo di Regione, la quale, con i suoi 330.000 abitanti, ha tutti i servizi di una grande città, ma il vantaggio di non essere così estesa da patire i mali tipici di una metropoli.

Completamente affacciata sul mare, Bari non ha nulla da invidiare alle grandi mete turistiche, anche se non si può dire che ne eguagli la fama: il suo magnifico lungomare, piazza del Ferrarese, il Teatro del Petruzzelli, Corso Cavour, il centro murattiano, con Via Sparano, Piazza Umberto, il Palazzo dell’Ateneo; il Teatro Piccinni, il centro storico, con la Basilica di San Nicola, la cattedrale romanica di San Sabino e della Madonna Odegitria; e poi il Castello Svevo, la Pinacoteca Provinciale, il Museo Diocesano… Sono solo alcuni dei tesori di bellezza custoditi da Bari!

Troppa bellezza per un giorno solo: Stendhal sarebbe già caduto vittima della sua celebre sindrome. Per ristorarvi, potete tuttavia approfittare della cucina locale: i baresi sono appassionati e grandi esperti di pesce, non vi sarà difficile trovare una trattoria in cui gustare menù di mare, con prezzi ragionevoli, senza ovviamente trascurare il più classico dei piatti… le inimitabili orecchiette con le “cime di rapa”.

Un consiglio: Bari può essere visitata tutti i mesi dell’anno, ma, se ne avete l’occasione, non fatevi sfuggire la più classica delle sue fiere, la Fiera del Levate che si tiene ogni anno a metà settembre. Siete già stati a Bari, ma mai alla Fiera: bene, avete un motivo più che valido per ritornarci.


FontePhotocredits: Italo Greco, CC BY 2.0 , via Wikimedia Commons
Articolo precedenteUn andriese all’Eurovision Song Contest
Articolo successivoLe cose difficili si possono tentare
La mia fortuna? Il dono di tanto amore che, senza meriti, ricevo e, in minima parte, provo a restituire. Conscio del limite, certo della mia ignoranza, non sono mai in pace. Vivo tormentato da desideri, sempre e comunque: di imparare, di vedere, di sentire; di viaggiare, di leggere, di esperire. Di gustare. Di stringere. Di abbracciare. Un po’ come Odysseo, più invecchio e più ho sete e fame insaziabili, che mi spingono a correre, consapevole che c’è troppo da scoprire e troppo poco tempo per farlo. Il Tutto mi asseta. Amo la terra di Nessuno: quella che pochi frequentano, quella esplorata dall’eroe di Omero, ma anche di Dante e di Saba. Essere il Direttore di "Odysseo"? Un onore che nemmeno in sogno avrei osato immaginare...

LASCIA UNA RISPOSTA

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.