L’uomo è un animale sociale. Vive in un mondo in continua evoluzione e, spinto dalla frenesia e dai tempi veloci, rivoluziona la sua comunicazione sul web utilizzando in parallelo tantissimi strumenti.
Nel mondo del lavoro, ognuno cerca di conquistare il suo “momento di gloria”, per avere visibilità maggiore, riconoscimenti e per emergere rispetto ai concorrenti.
I social network, in questo scenario, sono molto utili per farsi notare e per raggiungere gli interlocutori che reputiamo più interessanti.
Il “trucco” è curare con attenzione i contenuti di ogni strumento sociale e di adattarli al target. Per far questo occorre avere quella che viene chiamata una “strategia social”, attraverso la quale si attuano delle politiche di content marketing. Al content marketing si unisce spesso il concetto di storytelling, l’arte di costruire storie.
In questo modo potremo:
1- valorizzare le azioni quotidiane, rendendo la comunicazione emozionale;
2- costruire identità, rafforzare l’immagine, personale o aziendale;
3- costruire la memoria, garantendo continuità nei concetti e nei contenuti che si diffondono;
4- sviluppare una cultura fatta di valori e atteggiamenti positivi, riuscendo a essere riconoscibili per questo;
5- comunicare in modo più efficace, gestendo diversamente i vari canali sul web;
6- comunicare una visione, coinvolgendo tutti i livelli di una organizzazione.
Dopo aver individuato quale storia vogliamo raccontare, dobbiamo capire su quali social network condividere i contenuti stessi, facendo attenzione allo stile e al linguaggio, che andranno differenziati per ogni piattaforma: Facebook predilige immagini e video; Google Plus può dare una spinta a siti e blog in termini di SEO; Twitter offre solo 140 caratteri; su Linkedin frequentiamo i gruppi tematici, su Instagram e Pinterest condividiamo immagini.

Per rendere più efficace qualsiasi contenuto sui social network, può essere utile inserire una “call-to-action”, un’azione da far compiere a chi visualizza il contenuto, come scaricare un ebook, richiedere un preventivo o un’offerta, fare un acquisto.
Per realizzare una buona strategia content, bisogna rispondere, a tavolino, a delle domande fondamentali, che arrivano dal mondo giornalistico:
WHO: chi è il protagonista della storia che vogliamo raccontare?
WHY: che obiettivi abbiamo? Perché scriviamo dei contenuti?
WHAT: qual è il tipo di contenuto che vogliamo divulgare?
WHERE: quali sono gli spazi che possiamo utilizzare per diffondere i contenuti?
WHEN: quando? Quale è la pianificazione temporale?
Tanto più precisi saremo a rispondere a queste domande, tanto più facilmente arricchiremo i contenuti con storie e casi da condividere, riuscendo a creare delle conversazioni con il pubblico. Il marketing, senza contenuti, non ha motivo d’esistere.