
Spulciando una libertà evasa
Tagliavo l’orizzonte come burro
Fiero, mi sentivo a casa
Sul viso e sotto i piedi, infinito azzurro.
A lungo, ho respirato inquinate brezze
Pugliese, destino ingiusto
Tra amianto e indicibili nefandezze,
Voto Sì per riparare il guasto.
Sei tu, onda, ritornello di canzoni
Inespugnabile scrigno di segreti
Dall’Altissimo le uniche concessioni
Ai nostri figli solo acqua che disseti.
Spiagge e coste ne modellano il manto
Profondità oscure come la Selva
Sirene dantesche, turistico vanto
Da Taranto ad Itaca, fedifraga Ilva.
Unanimità, retorico referendum
Futuro incerto e snello
Discarica respinta, mare nostrum
La nave di Argo ostenta il suo Vello.
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