A Yungar, una minuscola cittadina sulle Ande peruviane, il tempo sembra aver messo le lancette indietro di quasi settant’anni. Il prossimo 7 ottobre, infatti, l’ex Sindaco, Hitler Alba, dovrà vedersela, nelle elezioni comunali, contro un certo Lenin Vladimir Rodriguez, semplice abitante del posto che ha presentato ricorso per l’annullamento della candidatura dell’esponente del partito centrista “Somos Perù”, il cui nome richiama il famigerato Cancelliere tedesco.

Le generalità anagrafiche dei due contendenti hanno, chiaramente, suscitato clamore mediatico, anche se va sottolineato che i Lenin e gli Hitler in questione non hanno nulla a che vedere con il rivoluzionario russo e il dittatore teutonico. Hitler, anzi, da par suo, si è detto sicuro che il tutto sia stato machiavellicamente orchestrato dai suoi oppositori per denigrarlo ed infangarlo di fronte alla comunità internazionale.

Hitler, che ha già ricoperto la carica di Primo Cittadino dal 2011 al 2014, deve il suo nome alla scelta, piuttosto avventata, di suo padre ignaro, però, di chi fosse l’Adolf degli Anni Trenta.  E’, infatti, consuetudine sudamericana assistere a casi di omonimia di neonati con personaggi storici di cui, però, il più delle volte, non si conosce il pedigree.

E mentre di Lenin Vladimir Rodriguez si sa poco o nulla, Hitler ha pensato spesso di modificare l’incriminata casella sulla carta d’identità, ma poi, accortosi di non incorrere in alcun problema nella sua scalata politica, ha deciso di utilizzare la singolare particolarità a proprio vantaggio, definendosi “l’Hitler buono“, una contraddizione in termini, per un voto ambiguo e garantito.