“Quando ti viene data la possibilità di scegliere se avere ragione o essere gentile, scegli di essere gentile”

Sono stato al cinema con la mia famiglia a vedere il film Wonder. La storia di un ragazzino di dieci anni affetto dalla sindrome di Treacher-Collins, una rara malattia ereditaria che colpisce le fattezze di una persona, il volto in questo caso, lasciando inalterato il resto. È tratto dal libro di R.J. Palacio omonimo che è diventato dal 2012 un bestseller internazionale. Questo ragazzino si chiama August e per il timore di essere giudicato dagli altri un “mostro” non è mai voluto andare a scuola: sua madre gli ha fatto da insegnante e sua madre un giorno ha deciso che per lui era giunto il momento di confrontarsi con quel mondo esterno che farebbe paura a chiunque, di sedersi su di un banco. August cammina a testa bassa, ha sempre nascosto il suo viso sotto un casco da astronauta che non può indossare più. August guarda ogni altro alunno intimorito, entra in aula tra gli sguardi stupefatti di tutti che non possono fare a meno di osservarlo. Un suo docente, il signor Browne, durante la lezione spiega cosa siano i “precetti” e scrive sulla lavagna questa frase: “Quando ti viene data la possibilità di scegliere se avere ragione o essere gentile, scegli di essere gentile”.

Il suo primo amico è Jack Will, suo compagno di banco che lo tradirà moralmente con una frase detta solo per compiacere un gruppetto di bulli senza cervello: per lui un’altra dolorosa delusione e conferma di essere solo e mal giudicato.

In un’altra lezione il signor Browne ha scritto alla lavagna: “Le tue azioni sono i tuoi monumenti”, una frase bellissima ritrovata su di una lastra tombale egiziana.

August ha una sorella maggiore, dolcissima e un po’ triste, di nome Via che è consapevole di essere stata messa affettuosamente e inconsapevolmente da parte dai suoi genitori per accudire suo fratello minore. Vorrebbe essere più considerata, sentirsi più amata. Via ha un’amica del cuore che un giorno per nascondere un segreto inconfessabile, il divorzio dei suoi genitori, l’ha ignorata ferendola. Via per fortuna troverà l’amore e l’intelligenza di un ragazzo di nome Justin che diventerà il suo fidanzato. Ritroverà anche l’amicizia di Miranda perché è difficile separare chi si vuole veramente bene.

August e Jack faranno pace, si riavvicineranno anche loro mossi da una forza universale e incomprensibile a molti: il coraggio del proprio cuore. August imparerà che è inutile cercare un posto in cui nascondersi quando ci sente inadeguati.

L’ultimo giorno del primo anno di scuola il suo Preside, il signor Kiap, un uomo mite e intelligente, consegnerà ad August la medaglia Henry Ward Beecher, cui è dedicata la scuola, per onorare gli studenti che si sono fatti notare o distinti per il comportamento esemplare durante l’anno scolastico. Davanti al pubblico dei genitori e degli insegnanti Kiap leggerà una frase scritta da Beecher. “Non risiede nell’essere forti ma nel giusto uso che si fa della forza. È il più grande colui la cui forza trascina il maggior numero di cuori. È il più grande colui la cui forza trascina il maggior numero di cuori grazie al richiamo del proprio”.  E chiama sul palco un commosso ed emozionato August.

Questo piccolo, delicato e commovente film è dedicato alla madre di August, coraggiosa più della pioggia nel deserto, che potrebbe essere la madre di ogni bambino del mondo. È dedicato al padre di August, un uomo che sorride e sdrammatizza per primo il dolore di ogni giorno. È dedicato a chi fa proprio il precetto di amare ogni suo prossimo come se fosse l’ultimo essere umano del mondo.