Il suolo nei primi 20–30 cm di profondità è un’entità vivente

Parlare del suolo non è semplice data la complessità e l’interdisciplinarietà dell’argomento. Proviamo a intraprendere questo cammino partendo da una celebre frase di Bertrand Russell: “Ai coltivatori del suolo non deve essere consentito arricchirsi con lo sperperare il capitale su cui hanno da poter campare le generazioni future. Bisogna arrivare a comprendere che chiunque distrugga la fertilità del terreno, in qualunque regione, commette un torto contro l’umanità presa nel suo insieme, e questo non è un genere di torto che persone private, e nemmeno nazioni intere, hanno diritto di infliggere”. Questo concetto è alla base dell’agricoltura alternativa i cui obbiettivi, fatti propri dalla IFOAM ( acronimo di International Federation of Organic Agricolture Moviments), sono i seguenti:

  • Mantenere costantemente fertile il suolo;
  • Valorizzare e salvaguardare le risorse locali e ambientali;
  • Evitare l’inquinamento ambientale;
  • Produrre alimenti di elevato valore biologico;
  • Allevare gli animali rispettandone le esigenze biologiche;
  • Assicurare ai produttori un reddito soddisfacente.

Il Suolo si trova nella Biosfera ossia la porzione del pianeta abitata da organismi viventi, uomo compreso. La Biosfera comprende la Troposfera, la Litosfera e l’Idrosfera. La Troposfera è lo strato più basso dell’atmosfera. La Litosfera è lo strato della crosta terrestre in cui vivono gli organismi anaerobi fino a cinque chilometri di profondità. L’Idrosfera è lo strato formato dall’insieme degli ecosistemi acquatici.

Il Suolo è lo strato più esterno della superficie terrestre. È costituito di particelle minerali di varie dimensioni, sostanza organica (abbreviata in s. o.) decomposta e acqua. Nel primo strato scorre acqua e circola aria: questo determina particolari condizioni ambientali favorevoli allo sviluppo di molteplici microrganismi tra i quali si attivano meccanismi di simbiosi. Più in profondità, oltre i 3 ÷ 4 metri,diminuisce la concentrazione di ossigeno, quindi rimangono attivi solo gli organismi anaerobi. Nello strato fertile del suolo gli animali terricoli, i funghi e i batteri svolgono le loro funzioni vitali contribuendo così a mantenere fertile il terreno. I lombrichi, le formiche e innumerevoli altre specie d’insetti rimescolano la frazione minerale e quella organica – azione meccanica – che insieme all’azione enzimatica o biochimica, migliorano la struttura del terreno: lo rendono soffice e adatto alla coltivazione. I funghi e i batteri decompositori trasformano la s. o. instabile in humus (sostanza organica metastabile la cui presenza è indice di fertilità) e in composti minerali necessari alla nutrizione della pianta.

Un particolare ceppo di batteri sono i batteri azoto fissatori (Rhizobium radicicola). Questi sono capaci di fissare nel terreno l’azoto atmosferico ( N2 (gas) → NO3 (in soluzione acquosa presente nel terreno) – ione nitrato assimilabile dalle piante). I batteri del genere Rhizobium vivono in grandi colonie sulle radici delle leguminose (soia, erba medica, trifoglio e altre) attorno alle quali formano caratteristici noduli, visibili anche a occhio nudo. È una simbiosi molto utile per la pianta ospite. In agricoltura si usa inserire le leguminose nella rotazione colturale per arricchire il terreno di azoto.

Vediamo più da vicino gli organismi viventi nel suolo:

  • MICROFLORA:
    1. Funghi: sono organismi eterotrofi, la loro azione principale è la degradazione delle sostanze organiche ad elevato rapporto tra carbonio e azoto ( C/N = alto);
    2. Alghe: sono organismi autotrofi mono- o pluricellulari, si trovano negli strati più superficiali del suolo. Producono sostanze che hanno un effetto opposto: alcune sono stimolanti per la crescita (ad esempio auxine e vitamine) altre sono inibitrici;
    3. Virus: sono parassiti delle cellule vegetali, animali e batteriche. La loro funzione ecologica è quella di concorrere a mantenere in equilibrio tra loro le molteplici popolazioni di batteri;
    4. Attinomiceti: sono organismi intermedi tra batteri e i funghi. Concorrono alla demolizione della s. o.. Producono principalmente geosmina, responsabile del caratteristico “odore di terra”;
    5. Batteri eterotrofi: utilizzano la s. o. come fonte di energia;
    6. Batteri fotoautotrofi: utilizzano come fonte di energia la luce in quanto provvisti di batterioclorofilla. Vivono in condizioni di anaerobiosi.
    7. Batteri chemioautotrofi: ricavano l’energia per vivere dai processi di ossidazione delle sostanze inorganiche.
    8. Batteri nitrificanti: riducono lo ione ammonio prima in nitrito e poi in nitrato – forma chimica assimilabile dell’azoto da parte delle piante. (NH4+(in soluzione nel terreno) → NO2 (in soluzione nel terreno) → NO3 (in soluzione acquosa presente nel terreno);
    9. Batteri proteolitici: attaccano le proteine liberando l’azoto in esse contenuto.
  • MICROFAUNA:
    1. Protozoi: organismi formati da una sola cellula.
  • MESOFAUNA:
    1. Nematodi, gasteropodi, oligocheti, acari, collemboli, insetti e mirapodi: questi piccoli animali sono meglio conosciuti come vermi, lumache, millepiedi e insetti, assolvono numerose funzioni la più importante è rendere soffice il terreno.

Alla fine di questo schematico elenco diamo dei numeri:

MICRORGANISMI PRESENTI IN UN METRO QUADRO DI TERRENO ATTIVO:

  1. Batteri e funghi 4 bilioni
  2. Flagellati 500.000
  3. Filarie 1.000.000
  4. Acari 200.000
  5. Anellidi 80.000
  6. Lombrichi 80

Come si evince da questa piccola schematizzazione, il suolo nei primi 20 – 30 cm di profondità lo si deve considerare come una entità vivente: è l’habitat in cui milioni di organismi di diversa origine contemporaneamente con il loro metabolismo in simbiosi concorrono a rendere e a mantenere fertile il terreno.