Viviamo un’occasione storica: la cultura è fra le priorità strategiche dell’Unione Europea

L’innovazione tecnologica e la rivoluzione digitale passano attraverso la creazione di un nuovo Umanesimo. E’ quanto emerso a Matera, lo scorso 2 settembre, durante il convegno “Educazione all’eredità culturale digitale: dalla Piattaforma Blockchain #LrxCultura alla #Cartadi Pietrelcina”. L’evento, promosso da Carmine Marinucci, presidente dell’associazione DiCultHer, si è svolto nella cornice di Casa Cava, contenitore di iniziative della Capitale della cultura, all’interno della zona dei Sassi. Uno scenario arricchito, in quelle giornate, dal set del nuovo film su James Bond.

Viviamo un’occasione storica: la cultura è fra le priorità strategiche dell’Unione europea. Lo ha evidenziato Germano Paini, sociologo dell’innovazione presso l’Università di Torino, tra i principali promotori di DiCultHer e autore insieme al filosofo Maurizio Ferarris di “Scienza nuova. Ontologia della rivoluzione digitale”. La battaglia di intellettuali e accademici ha avuto il risultato di mettere questo tema nei titoli delle priorità tra il 2021 e il 2027 e di spingere il programma Horizon 2020. La cultura, dunque, è riconosciuta come volano di sviluppo economico. Con buona pace di chi affermava che non si mette nel panino.
La rete DiCultHer (Digital Cultural Heritage, Arts and Humanities) è nata con l’obiettivo di creare un grande network fra scuole, università, istituzioni culturali, aziende e professionisti per preservare l’eredità del patrimonio culturale sulla base delle indicazioni della Convenzione di Faro del 2005.

L’obiettivo è ambizioso: creare una nuova Megale Hellas con l’intraprendenza delle nuove generazioni. Il digitale come alleato per raggiungere le mete. Dal 2015 DiCultHer ha realizzato e supportato numerose iniziative sul territorio nazionale. Ha promosso il Manifesto per una Nuova Ventotene digitale e ha scritto la Carta di Pietrelcina.
La città di Padre Pio è stata protagonista di un miracolo di impresa. Un festival jazz in crisi viene trasformato in un confronto sulle prospettive della rivoluzione digitale. L’idea viene a Giuseppe De Nicola, presidente della fondazione Ampioraggio. Spariglia le carte. Discute con l’ente locale. Confronto non facile. Alla fine, Domenico Masone, sindaco del comune campano di 3mila abitanti accetta la scommessa. Centinaia gli esperti affluiscono. Nel luglio di quest’anno nasce la Carta di Pietrelcina. Un documento per dare concretezza al concetto di Digital Heritage. Si tratta, come lo definisce l’Ue nell’art.2 delle Conclusioni del Consiglio (2014), di una risorsa strategica per la conservazione del patrimonio culturale in un Europa sostenibile. La Carta promuove l’impegno alla realizzazione di percorsi di ricerca e iniziative finalizzate alla conservazione dei beni naturali e architettonici, allo sviluppo e alla diffusione del digitale con applicazione nella didattica, che dovrà evolversi in forme sempre più trans e interdisciplinari.

Il sistema Blockchain servirà per la tutela del diritto d’autore. Si prevede, inoltre, la creazione di officine di cultura digitale, di curricola universitari e di collaborazioni con enti come ICCU, ICSBA, INDIRE, EUROPEAN oltre che con MIUR e MIBAC.
Il Manifesto Ventotene Digitale ha già visto l’organizzazione #Hackcultura2018 e progetti sull’intero territorio nazionale. Si prevede, inoltre, la creazione di un dottorato innovativo, di co-creare smart societies e di organizzare nuove sfide. Le prossime saranno #Hackcultura2020 e #Fotografidiclasse2020.
Il territorio della Bat è stato protagonista di questo network innovativo. Il Liceo classico, linguistico e delle scienze umane “F. de Sanctis”, individuato come smart school, è stato rappresentato dalla Dirigente scolastico, prof.ssa Grazia Ruggiero, che ha esposto le buone pratiche realizzate dall’istituto tranese negli ultimi anni. La sinergia con Nicola Barbuti, docente dell’Università di Bari e coordinatore del Polo DiCultHer Apulian, ha consentito la partecipazione all’#Hackcultura 2018 con una mappa di comunità della città di Trani per conoscere luoghi sconosciuti e riscoprire testimonianze dimenticate di storia locale.

La Dirigente ha evidenziato l’importanza del digitale in percorsi scolastici che hanno consentito la creazione di una biblioteca innovativa e di un museo scientifico diffuso, la valorizzazione di testimonianze storico-archeologiche attraverso il digitale, l’utilizzo di stampanti 3D, la promozione di eventi attraverso “fantasmi digitali”. Non si tratta, ha spiegato, di nuovismo o innovazione fine a se stessa. Ma della necessità di stare dentro il flusso del cambiamento per controllarne e monitorarne i processi. Sviluppando negli studenti competenze di cittadinanza. È importante, ha sottolineato Ruggiero, apprendere il linguaggio dei ragazzi: incontrarli sul loro terreno per portarli ad apprezzare la lentezza dello studio, la bellezza della lettura e il sacrificio che porta a risultati duraturi.


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Una grande quantità di amore ed entusiasmo traboccanti da un piccolo contenitore bucato dalla fragilità e dalle ammaccature dell’esistenza. Poche pennellate per descrivermi. Mi definisco un mediano, che sta in mezzo al campo “a recuperar palloni … con dei compiti precisi”, consapevole che è più bello lavorare per la squadra e che dopo “anni di fatiche e botte vinci casomai i Mondiali”. Insegno filosofia e storia al Liceo “F. de Sanctis” di Trani e ho collaborato con l’Issr “San Nicola il Pellegrino” di Trani come docente incaricato di Filosofia rosminiana e Filosofia della religione. So cosa vuol dire viaggiare, gustando i paesaggi e temendo le avverse condizioni meteo. L’esperienza più bella è la paternità: il dono di rinascere per accompagnare una vita che mi è stata affidata, rivedendo il mondo con gli occhi di un bambino.